āIl servizio mensa e i buoni pasto nelle aziende del servizio sanitario regionale devono essere garantiti per tutti i lavoratori, non ĆØ accettabile che non ci siano risorse sufficientiā. Lo sostengono la segretaria generale Fp Cgil Sardegna Roberta Gessa e i segretari regionali della Uil Fpl Sardegna, Massimo Marceddu, Aurelia Orecchioni e Fabio Sanna, che hanno inviato una lettera all’assessore regionale alla SanitĆ Armando Bartolazzi, al presidente della IV Commissione in Consiglio Regionale e a tutti i gruppi del Consiglio regionale della Sardegna in cui chiedono che venga preso un impegno concreto affinchĆ© vengano garantiti servizio mensa e buoni pasto.
I sindacati sollecitano un incontro per affrontare insieme all'assessorato la questione. āLa normativa nazionale ed europea di riferimento sulla questione servizio mensa e buoni pasto, nonchĆ© della giurisprudenza ormai consolidata della Corte di cassazione, pone in capo alle aziende lāobbligo di garantire ai propri lavoratori il servizio mensa per ogni turno di lavoro superiore alle 6 ore ā spiegano Fp Cgil e Uil Fpl -.Il principio generale del diritto al servizio sostitutivo della mensa (i cosiddetti buono pasto) ĆØ previsto per tutti quei lavoratori dipendenti che hanno un orario di lavoro superiore alle sei ore, anche turnisti, allāinterno di un ente o azienda che non dispone di un servizio di mensaā.
Ma dalle informazioni in possesso ai sindacati risulta āle attuali misure presenti le Aziende sanitarie, dovute anche a risorse insufficienti, non garantiscono la copertura in ogni turno di lavoro, come invece devāessere previstoā. Una situazione inaccettabile che secondo i sindacati deve essere risolta al più presto. āIl tema dei buoni pasto ĆØ particolarmente sentito dai lavoratori e dalle lavoratrici ā precisano Fp Cgil Sardegna e Uil Fpl Sardegna ā non ĆØ più rinviabileā.