Buoni fruttiferi: Poste condannata a Cagliari.
Poste condannata a Cagliari per i buoni fruttiferi. Il giudice di pace di Cagliari, con sentenza depositata il 27 maggio 2025, ha accolto il ricorso promosso da Adiconsum Cagliari, tramite l’avvocato Alessandro Zotti condannando Poste Italiane per inadempimento degli obblighi informativi nella sottoscrizione di buoni fruttiferi postali “a termine” emessi nel 2001. La causa riguarda una delle numerose vicende in cui i risparmiatori hanno acquistato buoni privi di indicazioni essenziali – scadenza, i rendimenti e le condizioni di rimborso – senza ricevere il necessario foglio informativo. Anni dopo, al momento della richiesta di rimborso, Poste ha opposto la prescrizione, senza aver mai dimostrato di avere adempiuto agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge. Il giudice ha stabilito che: l’omessa consegna del foglio informativo costituisce una violazione grave degli obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza; tale mancanza ha impedito al risparmiatore di agire in tempo utile, causando un danno economico diretto e risarcibile; la semplice pubblicazione delle condizioni su Gazzetta Ufficiale o in locali postali non può sostituire l’obbligo di informazione individuale.
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Adiconsum
Poste Italiane è stata quindi condannata a versare alle consumatrici ricorrenti l’intero importo investito (5750 euro), oltre rivalutazione, interessi e spese legali. “La decisione del Giudice conferma ciò che come Adiconsum denunciamo da tempo: l’informazione al momento della sottoscrizione dei buoni è stata spesso carente o del tutto assente”, dichiara Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari. “Invitiamo tutti coloro che si trovano nella stessa situazione a non rassegnarsi e ad attivarsi rivolgendosi alle nostre strutture. Abbiamo attualmente in corso alcune decine di cause simili, e siamo fiduciosi che avranno lo stesso esito favorevole.” Secondo le stime disponibili la vicenda riguarda 30mila risparmiatori su tutto il territorio nazionale , che hanno sottoscritto 347mila buoni fruttiferi postali, per un valore complessivo pari a 404 milioni di euro