Un cortometraggio per sensibilizzare lāopinione pubblica sullāimportanza di un intervento tempestivo quando si tratta di violenza sulle donne: ĆØ il progetto nato dalla collaborazione tra la Rai e lāArma dei carabinieri e sāintitola “In Ascoltoā, ad opera della regista Serena Schiffini.
Una donna, interpretata da Michela Atzeni, nella cucina di casa sua ascolta le notizie che annunciano femminicidi e violenze di genere, poi le parole di un uomo prendono il sopravvento, una violenza psicologica che la spinge a denunciare. Infine, la protagonista che ascolta la notizia di un femminicidio sventato grazie ad una denuncia. āViolenza psicologica, violenza economica, violenza digitale e violenza fisica: sono tante le forme in cui può comparire questo genere di sopraffazione, ma la prima ĆØ forse la più subdolaā, afferma Carmen Botti, e continua āSe questo corto salverĆ anche solo una donna, sarĆ importanteā.
Ć stato proiettato in anteprima nella caserma cagliaritana “Enrico Zuddas”, in occasione della āGiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donneā, alla presenza del generale di Brigata Stefano Iasson, comandante della Legione Carabinieri Sardegna, e della direttrice regionale di Rai Sardegna, Carmen Botti. āUn progetto vincente”, definisce Botti il lavoro coordinato tra Rai e carabinieri. āDa una parte lāopera assidua e silenziosa, ma portata avanti con dedizione dallāarma contro questa piaga, e dallāaltro la Rai che, come ente pubblico, ha lāobbligo di trasmettere e comunicare alle donne la possibilitĆ di un cambiamento e di un aiutoā.
āNellāultimo anno quelli definiti reati spia o “sentinella”, come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari o conviventi, le violenze sessuali sono aumentati dellā8% e non cāĆØ area della Sardegna che ne sia esenteā, afferma il generale Iasson. Complessivamente, da parte dei carabinieri della Sardegna, dal gennaio 2024 sono stati contestati 363 reati, tra cui i più ricorrenti sono maltrattamenti contro familiari, atti persecutori, minacce e lesioni personali aggravate. Nei casi più gravi, sono state denunciate 250 persone e applicate 112 misure cautelari, di cui 17 arresti in flagranza. āSono reati trasversaliā, afferma il tenente colonnello Daniele Credidio, alla guida del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, āsia per etĆ che per estrazione sociale e culturale degli interessati. Si tratta di una violenza vissuta nel silenzio, spesso neanche la cerchia ristretta della vittima ne ĆØ a conoscenza perchĆ© si svolge in un circuito chiuso (violenza, apice, scuse, minimizzazione). La sua aderenza alla realtĆ ā conclude āĆØ altissima, ecco perchĆ© ĆØ importante agire in frettaā.