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Violenza sulla donne in Sardegna: in crescita lo stalking

ā€œReati trasversali per etĆ  ed estrazione culturale, ĆØ fondamentale agire in fretta e denunciareā€: in occasione del 25 novembre ĆØ stato trasmesso in anteprima il corto ā€œIn ascoltoā€, frutto del lavoro sinergico tra Rai e Arma del carabinieri, che ha lo scopo di sensibilizzare sull’importanza della tempestivitĆ  degli interventi
Chiara Sulis


Un cortometraggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un intervento tempestivo quando si tratta di violenza sulle donne: ĆØ il progetto nato dalla collaborazione tra la Rai e l’Arma dei carabinieri e s’intitola “In Ascoltoā€, ad opera della regista Serena Schiffini.

Una donna, interpretata da Michela Atzeni, nella cucina di casa sua ascolta le notizie che annunciano femminicidi e violenze di genere, poi le parole di un uomo prendono il sopravvento, una violenza psicologica che la spinge a denunciare. Infine, la protagonista che ascolta la notizia di un femminicidio sventato grazie ad una denuncia. ā€œViolenza psicologica, violenza economica, violenza digitale e violenza fisica: sono tante le forme in cui può comparire questo genere di sopraffazione, ma la prima ĆØ forse la più subdolaā€, afferma Carmen Botti, e continua ā€œSe questo corto salverĆ  anche solo una donna, sarĆ  importanteā€.

ƈ stato proiettato in anteprima nella caserma cagliaritana “Enrico Zuddas”, in occasione della ā€œGiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donneā€, alla presenza del generale di Brigata Stefano Iasson, comandante della Legione Carabinieri Sardegna, e della direttrice regionale di Rai Sardegna, Carmen Botti. ā€œUn progetto vincente”, definisce Botti il lavoro coordinato tra Rai e carabinieri. ā€œDa una parte l’opera assidua e silenziosa, ma portata avanti con dedizione dall’arma contro questa piaga, e dall’altro la Rai che, come ente pubblico, ha l’obbligo di trasmettere e comunicare alle donne la possibilitĆ  di un cambiamento e di un aiutoā€.

ā€œNell’ultimo anno quelli definiti reati spia o “sentinella”, come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari o conviventi, le violenze sessuali sono aumentati dell’8% e non c’è area della Sardegna che ne sia esenteā€, afferma il generale Iasson. Complessivamente, da parte dei carabinieri della Sardegna, dal gennaio 2024 sono stati contestati 363 reati, tra cui i più ricorrenti sono maltrattamenti contro familiari, atti persecutori, minacce e lesioni personali aggravate. Nei casi più gravi, sono state denunciate 250 persone e applicate 112 misure cautelari, di cui 17 arresti in flagranza. ā€œSono reati trasversaliā€, afferma il tenente colonnello Daniele Credidio, alla guida del comando provinciale dei carabinieri di Cagliari, ā€œsia per etĆ  che per estrazione sociale e culturale degli interessati. Si tratta di una violenza vissuta nel silenzio, spesso neanche la cerchia ristretta della vittima ne ĆØ a conoscenza perchĆ© si svolge in un circuito chiuso (violenza, apice, scuse, minimizzazione). La sua aderenza alla realtĆ ā€ conclude ā€œĆØ altissima, ecco perchĆ© ĆØ importante agire in frettaā€.

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