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Cagliari, l’sos dei lavoratori alla Todde: “Stop alla fusione di Microcitemico e Brotzu”

Ennesimo appello alla presidente Alessandra Todde: “La maggior parte dei dipendenti non è d’accordo”
Paolo Rapeanu

La Uil Fpl: “Stop fusione, a Cagliari, tra Microcitemico e Brotzu”

La Uil Fpl torna a sollecitare la Regione Sardegna sul futuro dell’Ospedale Microcitemico e chiede lo stop immediato al trasferimento all’Arnas Brotzu.

Il sindacato rilancia l’appello alla presidente Alessandra Todde e ai componenti della Commissione Sanità dopo il sit-in del 9 dicembre scorso davanti al Consiglio regionale.

A distanza di settimane, secondo la Uil Fpl, la Regione non ha dato segnali concreti né sulla sospensione del provvedimento né sull’avvio di un confronto vero con lavoratori e rappresentanze sindacali.

"Il trasferimento del Microcitemico all’Arnas Brotzu deve fermarsi subito e deve partire un dialogo reale", affermano il segretario generale Mimmo Foddis e i segretari regionali e di Area Vasta Sardegna Cagliari Massimo Marceddu e Fabio Sanna. I dirigenti sindacali denunciano l’assenza di risposte politiche e amministrative rispetto a una richiesta che riguarda non solo il personale, ma anche la qualità dell’assistenza sanitaria.

La Uil Fpl mette in guardia dai rischi legati all’operazione. Il sindacato parla di un pericolo concreto di svuotamento progressivo del Microcitemico, con una perdita di professionalità costruite nel tempo. Una prospettiva che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, la politica regionale non può ignorare.

"Chi sceglie questa strada si assume una responsabilità pesante verso i dipendenti e verso i cittadini", sottolineano. Il sindacato evidenzia anche la netta contrarietà del personale. La quasi totalità dei dipendenti rifiuta il trasferimento, che nasce da una decisione politica priva di condivisione

. La Uil Fpl ricorda come il Microcitemico abbia sempre rappresentato un’eccellenza sanitaria, con una forte vocazione alla cronicità e al territorio.

Una identità che, secondo il sindacato, non si integra con la natura di un’azienda ospedaliera di alta specializzazione come l’Arnas Brotzu.

LEGGI ANCHE: Cagliari, no alla fusione di Microcitemico e Brotzu: “Danni gravi per lavoratori e pazienti”

Da qui l’ennesimo appello alla Regione: fermare la trasposizione prevista dall'1 gennaio 2026 e costruire un nuovo percorso fondato su ascolto, confronto e partecipazione reale. Solo così, conclude la Uil Fpl, la Regione potrà tutelare lavoratori, pazienti e un presidio sanitario considerato strategico per la Sardegna.

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