A ridosso del Natale ritorna l’emergenza povertà in via Roma a Cagliari: bivacchi e sbandati
Cartoni stesi sul pavimento umido, coperte rattoppate, sacchi colmi di abiti e oggetti personali ammucchiati negli angoli.
Sotto i portici di via Roma, la strada-cartolina di Cagliari, l’atmosfera natalizia si infrange contro una realtà di bivacchi e caos che da settimane preoccupa residenti e commercianti. Nel cuore pulsante della città, tra le luci delle vetrine e il passeggio delle feste, cresce l’emergenza legata ai bivacchi e al disagio sociale, con una presenza sempre più visibile di persone senza dimora.
La scena è la stessa ogni mattina: resti di giacigli improvvisati, bottiglie vuote, cartoni bagnati dalla pioggia notturna. “Non è una questione di decoro fine a se stesso – racconta un barista storico della via – ma di sicurezza e dignità. Qui lavoriamo, accogliamo turisti, famiglie, anziani. Così è diventato difficile anche solo aprire la serranda”.
Le voci dei commercianti si sommano in un coro che chiede interventi immediati e strutturali, non soluzioni tampone destinate a svanire nel giro di poche ore. Il tema divide, ma su un punto il consenso è ampio: i poveri non possono essere lasciati allo sbando. “Vanno aiutati, accompagnati, presi in carico", afferma Gianluca Mureddu, presidente del Consorzio dei commercianti della Marina. "Non possono essere lasciati qui allo sbando, è il Comune che se ne deve fare carico".