INTESA TRA FONDAZIONE E MARRC DI REGGIO CALABRIA PER UNA MOSTRA INSIEME
L’accordo di massima è stato raggiunto alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico
Quattro giorni di incontri, workshop e conferenze che hanno visto protagonisti i tesori del Sinis
I GIGANTI INCONTRANO I BRONZI DI RIACE
Un ponte culturale tra Cabras e Reggio Calabria. Le basi sono state gettate nel corso della ventisettesima edizione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum che si è conclusa ieri nella cittadina campana. L’accordo di massima per realizzare un’esposizione di un Gigante assieme ai Bronzi di Riace è stato raggiunto durante un incontro tra il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni e il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano.
“E’ una proposta allettante e un’iniziativa che farà parlare ancora di più sia dei Bronzi che dei Giganti perché si tratta di opere straordinarie – ha spiegato il direttore del MArRC. Questo di Paestum è stato un primo incontro interlocutorio – ha spiegato Sudano – ma ci ha permesso di iniziare un discorso che promette bene per il futuro”.
Per il presidente della Fondazione, Anthony Muroni, si tratta di un’occasione importante per la nascita di un legame culturale tra Sardegna e Calabria. “Non si tratta solo di un possibile progetto espositivo – spiega Muroni – ma di un ponte ideale tra Civiltà Nuragica e Magna Grecia e tra due scoperte straordinarie avvenute in Italia”.
IL CONVEGNO NAZIONALE SU COMUNICAZIONE E SCAVI ARCHEOLOGICI
La Fondazione è stata protagonista anche di un importante convegno inserito nel programma della Borsa di Paestum. L’appuntamento, dal titolo “Scavi e concessioni di ricerca: la comunicazione e gli enti gestori” ha visto la partecipazione di Teresa Elena Cinquantaquattro, dirigente del Servizio Scavi e tutela del patrimonio archeologico presso la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIC. Tra gli interventi anche quello del presidente della Fondazione Anthony Muroni, dell’archeologo Paolo Giulierini e della direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo. L’incontro è stato moderato dal direttore di Federculture, Francesco Spano.
“Ho apprezzato – spiega Muroni – come nel corso dell’incontro sia emersa, da parte di tutti i partecipanti, la necessità della circolarità delle informazioni che riguardano gli scavi archeologici e come da queste informazioni non possano restare esclusi gli enti a cui lo Stato conferisce in uso e in gestione i beni culturali.”
LO STAND E LE CONFERENZE
Moltissimi i visitatori che nelle quattro giornate della fiera hanno preso d’assalto lo stand della Fondazione e quello del Gal Sinis, che, assieme alla stessa Fondazione, ha allestito uno spazio espositivo alla BMTA.
Non sono mancate le occasioni per presentare al pubblico e agli operatori del settore le attività della Fondazione e la storia del Parco Archeologico del Sinis.
In particolare nella conferenza “Le attività di ricerca e valorizzazione della Fondazione Mont’e Prama”, sono intervenuti Giorgio Murru, direttore dell’Area scientifica della Fondazione Luca Cheri, direttore del Museo Civico “Giovanni Marongiu” Ilaria Orri, curatrice dell’Area Archeologica di Tharros,
Nicoletta Camedda, curatrice dell’Ipogeo di San Salvatore e Viviana Pinna, curatrice dell’Area archeologica di Mont’e Prama
Successo anche per lo spazio dedicato ad “ArcheoIncoming”, iniziativa, in collaborazione col Gal Sinis, in cui sono state raccontate le esperienze della Fondazione in dialogo con il territorio e gli itinerari turistici nel Parco Archeologico Naturale del Sinis, pensati per i visitatori. Le conferenze sono state tenute da Anthony Muroni, presidente della Fondazione, Cristiano Deiana, direttore del Gal Sinis, Luca Cheri, direttore del Museo Civico “Giovanni Marongiu”, da Ilaria Orri, Nicoletta Camedda e Viviana Pinna, archeologhe della Fondazione e da Danilo Sechi, della rete di imprese che fa riferimento allo stesso Gal.