Il sindaco di Cagliari Zedda e il sindacato UGL si scontrano dopo i disordini di sabato scorso durante i cortei degli Antifascisti e del Blocco studentesco
Dopo le tensioni di sabato tra il corteo antifascista e la manifestazione del Blocco Studentesco, si accende lo scontro politico. La Segreteria UGL di Cagliari ha espresso un duro giudizio nei confronti del sindaco Massimo Zedda, della CGIL e dellāANPI, accusandoli di aver preso parte a un corteo ānon autorizzatoā e di aver āincitato alla violenza contro i ragazzi del Blocco Studentescoā.
In una nota, lāUGL afferma che āquesti ultimi, in totale legalitĆ , si sono mobilitati per esprimere democraticamente le proprie opinioni riguardo allāimmigrazione illegaleā. Il sindacato condanna ācon fermezza lāistigazione alla violenza da parte delle istituzioni locali e dei sindacati, che hanno trasformato una manifestazione di cittadini in un terreno di scontro e tensioneā.
Secondo la Segreteria, āĆØ inaccettabile definire fascisti dei giovani che, pacificamente e nel rispetto delle leggi, hanno voluto far sentire la loro voceā.
UGL: āZedda e la CGIL alimentano odio e divisioneā
Il comunicato della UGL prosegue con toni duri, accusando il sindaco e i sindacati di āignoranza e miopia politicaā. āLa loro posizione estrema rappresenta un pericolo per la sicurezza dei cittadini e per la democraziaā, si legge nella nota.
Il sindacato invita a āvigilare affinchĆ© la libertĆ di espressione sia garantita a tutti, indipendentemente dalle posizioni politicheā e critica il sindaco per non aver manifestato ācontro le continue violenze e furti nei quartieri di Marina e Stampace, dove un manipolo di immigrati tiene in ostaggio i cittadiniā.
LāUGL conclude chiedendo a Zedda e ai rappresentanti sindacali di āriflettere sul proprio operato e promuovere un dialogo costruttivo, piuttosto che fomentare conflittiā.
La replica del sindaco: āDifendo la libertĆ e la democraziaā
Il sindaco Massimo Zedda ha risposto alle accuse rivendicando i valori antifascisti e respingendo ogni ipotesi di istigazione alla violenza. āLa libertĆ di espressione e il diritto a manifestare ā ha spiegato ā li abbiamo ottenuti nel 1945, quando hanno prevalso la libertĆ e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, oggi saremmo in carcere da innocenti o, peggio, nei campi di concentramentoā.
Zedda ha precisato di aver semplicemente richiamato le parole del partigiano e parlamentare Vittorio Foa, sottolineando come āi provocatori e gli atti violenti vadano sempre condannati, da qualsiasi parte provenganoā.
Infine, il primo cittadino ha annunciato di voler ricorrere a vie legali contro il segretario provinciale dellāUGL, Andrea Geraldo: āLe sue affermazioni sono gravissime. Con il mio difensore introdurremo le iniziative giudiziarie che riterremo più opportuneā.
Tensione politica e riflessioni sul diritto a manifestare
Lo scontro tra il sindaco e lāUGL riflette una frattura ormai evidente sul tema della libertĆ di espressione e sullāereditĆ antifascista. Da una parte, Zedda rivendica la difesa dei valori costituzionali e condanna ogni nostalgia del fascismo; dallāaltra, lāUGL accusa la sinistra e i sindacati di āstrumentalizzare la piazzaā e di āalimentare divisioniā.
La città di Cagliari resta così al centro del dibattito nazionale, in un momento in cui il confronto politico si intreccia con la memoria storica e con il diritto di ciascuno a manifestare pacificamente.