Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

La rabbia di Ignazia Ferru: “Il mio deposito distrutto dal fuoco a Sestu, siete dei miserabili”

Il capannone pieno di fieno ridotto a uno scheletro, la disperazione e l’ira della titolare: “Gesto fatto da invidiosi e codardi”
La Redazione


Incendio nella notte a Sestu, distrutto un deposito di fieno: “Un gesto vile, mosso dall’invidia”

Notte di paura alle porte di Sestu, dove un violento incendio ha devastato un deposito di balle di fieno appartenente a un imprenditore agricolo di 54 anni originario di Cagliari. Le fiamme si sono alzate nel buio poco dopo la mezzanotte, illuminando la zona rurale di via Dessì, dove si trova il capannone.

Sul posto sono intervenute in pochi minuti le squadre dei Vigili del fuoco di Cagliari, impegnate per ore a domare il rogo e a impedire che il fuoco si estendesse alle strutture vicine. Grazie alla rapidità dell’intervento, è stato possibile evitare che l’incendio coinvolgesse mezzi agricoli e altri depositi di attrezzature presenti nell’area. Nessuna persona è rimasta ferita, ma i danni al materiale stoccato sono ingenti.

Rogo doloso

Terminata la fase di spegnimento, i Carabinieri della Stazione di Selargius e gli stessi Vigili del fuoco hanno avviato gli accertamenti per risalire alle cause del rogo. L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella dolosa: non sarebbero stati trovati elementi che facciano pensare a un cortocircuito o ad altre cause accidentali.

A rafforzare i sospetti di un atto intenzionale è lo stesso proprietario, che nelle ore successive ha espresso tutta la propria amarezza con un lungo post sui social. “C’è chi non sopporta di vedere gli altri costruire qualcosa con le proprie mani – ha scritto –. C’è chi brucia per distruggere ciò che non sa creare”. Parole cariche di rabbia e dolore, ma anche di determinazione: “Le fiamme possono aver distrutto il capannone, ma non la forza e la dignità di chi ha lavorato per costruirlo”.

Le indagini

Gli investigatori stanno ora analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e ascoltando i residenti per capire se qualcuno abbia notato movimenti sospetti nelle ore precedenti all’incendio.

L’episodio ha suscitato forte indignazione nella comunità locale, dove l’imprenditore è conosciuto per la sua attività nel settore agricolo. In tanti, nelle ultime ore, hanno espresso solidarietà alla famiglia colpita da quello che appare come un gesto di invidia e distruzione gratuita.

“Bruciare il lavoro degli altri – commenta un vicino – è come colpire un’intera comunità che vive di impegno e sacrifici”. Intanto, mentre le indagini proseguono, il 54enne ha già promesso di ricostruire tutto da capo, “perché il fuoco può distruggere le cose, ma non la volontà di chi crede nel proprio lavoro”.


Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy