Cagliari, niente bandiera della Palestina in Consiglio regionale
La proposta di esporre la bandiera palestinese sul palazzo del Consiglio regionale della Sardegna divide la politica sarda e non trova un punto dāintesa. Il presidente dellāassemblea, Piero Comandini, ha portato la richiesta in conferenza dei capigruppo con il sostegno della maggioranza di centrosinistra, ma la discussione si ĆØ trasformata in un acceso confronto.
Il centrodestra ha infatti risposto che, in nome dellāequilibrio e del rispetto dei popoli, occorrerebbe affiancare alla bandiera palestinese anche quella di Israele. Una posizione che ha bloccato lāiniziativa. La riunione si ĆØ svolta proprio mentre, allāesterno del palazzo di via Roma, circa 15mila persone partecipavano a un corteo a sostegno della causa palestinese, tra cori, bandiere e striscioni.
Il centrosinistra ha ribadito la volontĆ di lanciare un segnale politico forte in un momento drammatico per Gaza, sottolineando che la Sardegna deve schierarsi apertamente contro quella che molti definiscono una tragedia umanitaria. Le opposizioni hanno invece insistito sulla necessitĆ di mantenere un atteggiamento equilibrato, ricordando che la neutralitĆ delle istituzioni regionali deve valere per entrambi i popoli, indipendentemente dai loro governi.
Il confronto non ha prodotto una sintesi e la proposta, almeno per ora, non ha trovato applicazione concreta. La bandiera palestinese rimane quindi simbolicamente ānel cassettoā, in attesa di un nuovo confronto che possa eventualmente riprendere il dibattito in aula o in una futura conferenza dei capigruppo.
La vicenda dimostra ancora una volta quanto la guerra in Medio Oriente susciti divisioni anche nella politica locale. Mentre le piazze sarde continuano a riempirsi per chiedere la fine delle ostilitĆ e la difesa dei diritti del popolo palestinese, le istituzioni faticano a trovare un terreno comune di rappresentanza.