Infermieri senza stipendio: assistenza a rischio per 130 malati gravi a Cagliari
Infermieri senza stipendio: assistenza a rischio per 130 malati gravi a Cagliari. A Cagliari si consuma una vicenda che coinvolge direttamente la salute e la dignità di 130 pazienti con disabilità gravi o patologie degenerative come SLA, sclerosi multipla, distrofie muscolari e malattie genetiche infantili. Al loro fianco operano da anni 35 infermieri e 15 medici anestesisti rianimatori dell’ASL 8, impegnati nell’assistenza domiciliare ad alta complessità.
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Da un anno, però, questi professionisti non ricevono compensi completi per i servizi svolti. L’infermiere Fabio Ledda, dirigente del sindacato NurSind e presidente della RSU dell’ASL 8, denuncia la mancanza di risposte concrete da parte dell’Azienda Sanitaria. Dopo due tentativi di conciliazione e incontri presso la Prefettura, la situazione non ha trovato soluzioni, lasciando il personale senza copertura assicurativa né autorizzazione aziendale per operare al domicilio dei pazienti.
“Senza una svolta immediata – ha dichiarato Ledda – rischiamo di sospendere un servizio essenziale che ha evitato per anni il ricovero di pazienti tracheostomizzati, in ventilazione meccanica e con gravi disabilità. Queste persone, insieme alle loro famiglie, non possono affrontare da sole il carico sanitario e psicologico”.
Il sindacato NurSind mantiene attivo lo stato di agitazione e chiede all’ASL un intervento urgente. Senza risposte, 130 famiglie rischiano di perdere l’assistenza a casa, con la conseguente saturazione delle strutture ospedaliere e il ritorno dei pazienti in ambienti inadatti alla loro quotidianità.
I lavoratori continuano a garantire il servizio, ma denunciano condizioni insostenibili e la totale assenza di tutela legale e professionale. La vertenza, ormai pubblica, mostra l’urgenza di difendere un modello sanitario che ha sempre protetto i più fragili e che ora rischia di scomparire per mancanza di volontà istituzionale.