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Pula, sorpresa tra le rovine di Nora: spuntano una piazza con fontane e botteghe artigiane

Le campagne di scavi avviate dall’Università degli Studi di Cagliari continuano a regalare nuove emozioni e scoperte, rivelando tesori in uno dei principali centri della Sardegna durante l’epoca fenicia, punica e romana
La Redazione

Nuove preziosissime scoperte fatte tra le rovine di Nora, a Pula. Una piazza monumentale di circa 400 metri quadrati, circondata da una serie di ambienti funzionali al commercio, rappresentava un importante punto di ritrovo. Qui si affacciavano botteghe di artigiani che producevano olio, vino e pane. Questo scenario dimostra come l’antico centro di Nora avesse un’estensione molto più ampia rispetto al suo nucleo centrale. Le campagne di scavi avviate dall’Università di Cagliari continuano a regalare nuove emozioni e scoperte, rivelando tesori in uno dei principali centri della Sardegna durante l’epoca fenicia, punica e romana.

Rovine di Nora

Anche quest’anno, le ricerche archeologiche si concentreranno nell’area dell’ex zona militare del sito, che fino al 2013, anno in cui l’università ha ottenuto la concessione, non era stata ancora esplorata.

Da allora, gli scavi didattici condotti dagli studenti dell’ateneo cagliaritano sono stati una continua fonte di scoperte. La campagna attuale si focalizzerà sulla zona della piazza, dove sono state trovate due fontane risalenti all’età medio-imperiale.

E proprio nell’area archeologica delle rovine di Nora, a Pula, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di scavi. 

È intervenuto il sindaco di Pula Walter Cabasino, Andrea Boi, Presidente della Fondazione Pula Cultura diffusa, Monica Stochino, Soprintendente Abap per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e sud Sardegna.

Presenti anche Tiziana Pontillo, Direttrice del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali, Fabio Pinna, Coordinatore dei Corsi di Laurea in Beni culturali e in Archeologia, Marco Giuman, Direttore degli scavi, Romina Carboni, Direttrice scientifica dello scavo e Chiara Pilo funzionaria archeologa della Soprintendenza.

La nuova campagna di scavi  è partita il 16 giugno sotto il coordinamento della cattedra di Archeologia classica dell’Università di Cagliari.

Le indagini archeologiche nell’ex area militare di Nora vanno avanti dal 2013. Anche quest’anno si concentreranno nell’ex area militare con particolare attenzione per il settore della piazza con fontane, risalente a età medio-imperiale.

Parliamo della grandiosa piazza con fontane e botteghe destinate alla lavorazione e alla produzione del pane e dell’olio, come è testimoniato dal rinvenimento di impastatrici, un forno e parte di un torchio. 

Il sindaco Cabasino ha sottolineato l’importanza per il Comune dell’attività archeologica nel sito di Nora. Sia per motivi ovviamente storici e identitari ma anche per i benefici economici che questo genera nell’indotto.

“Pensiamo a tutti coloro che ci lavorano e al turismo che genera. Prima del 2011 ricorda ancora il Sindaco- gli scavi erano tutti guidati da università non sarde. “Ma dopo il mio impegno con l’allora rettore Giovanni Melis, originario anch’egli di Pula, siamo finalmente riusciti a portare il nostro ateneo a Nora. Una grande soddisfazione per la comunità”. 

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