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Intelligenza artificiale nuova arma dei delinquenti per truffare gli anziani, sos a Cagliari

Casi in netto aumento, la tecnologia facilita vere e proprie “organizzazioni criminali”. Ecco cosa fare per proteggere i nostri parenti anziani, l’alternativa sono conti prosciugati e grane legali
La Redazione

Truffe agli anziani, primeggiano quelle con l’intelligenza artificiale.

Un numero sempre crescente di casi con l’utilizzo di tecniche sofisticate e con l’intelligenza artificiale. Così le organizzazioni criminali hanno trovato sistemi sempre più elaborati e questo ha complicato ulteriormente le possibilità di riconoscere un tentativo di truffa. L’associazione Codici Cagliari spiega come difendersi e invita i consumatori a prestare la massima attenzione. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale è possibile clonare la voce o un video, (deepfake), simulare una richiesta di aiuto da parte di un familiare, rendendo credibile qualsiasi messaggio. Sono sufficienti pochi secondi della nostra voce registrata, per clonarla. Particolarmente diffuse sono anche le frodi nei social media: i truffatori creano un profilo fake iniziano a scambiare messaggi che diventano relazioni col solo fine di convincere i malcapitati a farsi inviare denaro o dati personali.

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Truffe con l’intelligenza artificiale, allarme rosso a Cagliari

A rischio molti anziani con la la truffa dell’Inps: si riceve un messaggio via sms, su Whatsapp o via email con la richiesta di cliccare sul link per ricevere un rimborso o per sbloccare la pensione. I link rimandano a siti che sembrano davvero identici a quelli reali.

La trappola dell’urgenza e i consigli di Codici Cagliari. Oggi più che mai è importante prevenire per difendersi: – Non fornite dati personali, Pin, numero di carta di credito, password e coordinate bancarie via sms, via WhatsApp, via email o via telefono. Le banche, gli uffici postali, l’Inps non chiedono informazioni sensibili in questa modalità; – Diffidate di offerte troppo vantaggiose; – Non acconsentite davanti a richieste urgenti di denaro. I truffatori sfruttano la pressione psicologica per farvi cadere nella trappola. Se qualcuno che sembra un vostro familiare, o si presenta come un impiegato della banca, dell’INPS, delle Poste, vi contatta per chiedervi soldi o i vostri dati personali, riagganciate e richiamate i numeri ufficiali. – Non cliccate su link sospetti. Chiedete aiuto per verificare prima di agire. – Non rispondete “sì” alle domande degli operatori telefonici per non trovarvi attivati servizi non richiesti (truffa del “sì”).

“È fondamentale denunciare e segnalare sempre”- ricorda l’avvocato Sabina Contu dell’associazione Codici Cagliari. – Questo spesso non accade perché la persona coinvolta per un sentimento di vergogna, evita di procedere rinunciando così a far valere i propri diritti e lasciando liberi di continuare ad agire questi criminali”.

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