Un’operazione di riqualificazione urbanistica e ampliamento di grande portata interesserà nei prossimi mesi il centro commerciale Le Vele, a Quartucciu.
Il progetto, della General Costruzioni Srl, prevede ammodernamento e estensione della struttura esistente (con un corpo aggiunto che unirà Le Vele e Millennium). Previsto anche un parco urbano pubblico da due ettari e multipiano con migliaia di stalli
Quartucciu, Le Vele più grande
L’intervento è nell’ambito delle disposizioni del Piano Paesaggistico Regionale, delle Norme Tecniche di Attuazione: affonda le sue radici in un percorso amministrativo negli anni Novanta.
Fu infatti nel 1994 che, con un Accordo di Programma approvato dalla Regione Sardegna, vennero poste le basi urbanistiche per la realizzazione dell’attuale struttura.
Verde e mobilità
Il nuovo piano riguarda una superficie di oltre 121 mila metri quadrati, 101 mila ricadenti in zona urbanistica Gi: prevede l’ampliamento del centro verso via Segrè.
La novità più significativa è un Parco urbano pubblico di 19.250 m², di cui 18.158 ceduti gratuitamente dalla General Costruzioni Srl al Comune di Quartucciu.



L’area destinata a verde verrà trasformata interamente in H2 – ovvero zona per servizi pubblici – con specifica destinazione a parco urbano.
Il progetto paesaggistico prevede elementi di qualità ambientale che valorizzeranno l’area e il contesto urbano circostante.
Inoltre, verranno realizzati nuovi parcheggi pubblici su copertura, per compensare quelli sacrificati a causa dell’ampliamento.
È anche previsto un parcheggio multipiano privato a uso pubblico su una superficie di circa 6mila 975 m² che porterà l’offerta complessiva a 2573 parcheggi.
Aree cedute e gestione futura
Una parte della viabilità pubblica interna al centro commerciale, già realizzata e collaudata dal 2009, resterà in capo alla società proponente.
Si propone inoltre il frazionamento e la cessione a General Costruzioni Srl di tratti stradali oggi comunali, ma funzionali esclusivamente al centro commerciale.
Le aree cedute alla società manterranno la destinazione a verde e viabilità, diventando private a uso pubblico. La manutenzione resterà a carico della società.




Un iter complesso ma già avviato
L’intervento, articolato e ambizioso, richiede l’avvio di una procedura d’intesa tra Comune di Quartucciu e Regione, poi la stipula di un nuovo Accordo di Programma.
Solo con la firma della relativa convenzione urbanistica, sarà possibile dare il via alla realizzazione vera e propria. La General Costruzioni Srl si impegna, tra le altre cose, a realizzare il nuovo Parco urbano per un valore massimo di 620 mila euro.
Le forti polemiche politiche
La variante urbanistica legata all’ampliamento del centro commerciale locale è al centro di un’accesa polemica politica.
I consiglieri di opposizione Quartucciu nel cuore – Michela Vacca, Giovanni Meloni e Damiano Paolucci – denunciano “la totale mancanza di trasparenza”, di “operazione condotta nelle segrete stanze della Giunta”.
le prime indiscrezioni su un riavvicinamento tra l’esecutivo e la società proprietaria del centro commerciale sarebbero iniziate verso la fine del 2023.
“Abbiamo atteso pazientemente che l’assessore riferisse spontaneamente – spiegano – ma nel silenzio assordante abbiamo prima presentato interrogazioni e poi richiesto una seduta straordinaria del Consiglio Comunale”.
La questione è esplosa quando ad aprile la Giunta ha approvato una delibera che di fatto “impone tempi, modalità e contenuti della variante al Puc”.
“Si tratta di un atto di forza, prepotente e pericoloso, che ribalta ruoli e prerogative istituzionali”, attaccano Vacca, Meloni e Paolucci.
“Perché avvantaggiare un imprenditore privato con una variante che non ha evidenti ricadute positive sulla cittadinanza, se non quelle di un aggravamento del traffico?”.
L’ultimo scontro in aula, col punto all’ordine del giorno stralciato e rinviato a una data non precisata, su richiesta di assessore e maggioranza.
“Un atto grave e irrispettoso – affermano i consiglieri – nei confronti del nostro ruolo istituzionale, sia verso i cittadini, che hanno diritto alla massima trasparenza su scelte che impattano profondamente sul futuro del territorio”.
Particolarmente criticato anche il voto favorevole al rinvio da parte del presidente del Consiglio, che, secondo l’opposizione, “avrebbe dovuto astenersi in quanto figura super partes”.
E l’assessore comunale all’Urbanistica replica, smentendo la minoranza: “Le dichiarazioni sono destituite di qualsiasi fondamento e non risultano corrispondenti al vero”.
“La nostra maggioranza consiliare ha elaborato un articolato atto di indirizzo che è stato già deliberato dalla Giunta Comunale in data 18 aprile”.
“Tale delibera prevede in modo espresso l’obbligo di discutere gli indirizzi formulati anche in Consiglio Comunale”.
La minoranza, pertanto, “ha cercato di anticipare la discussione consiliare con una richiesta urgente, quanto capziosa, di convocazione del Consiglio comunale”.
“Trattasi quindi di una polemica sterile e dispiace sia che la minoranza, o alcuni dei suoi componenti, formulino accuse relative a condotte omissive o misteriose, sia che si parli di “svendita del territorio” o addirittura che si affermi la presunta e grave inosservanza delle prescrizioni relative alle aree a pericolosità idraulica”.
L’assessore continua: “A tal proposito, anche con riferimento alla distinta questione del BESS, la minoranza aveva votato su proposta della maggioranza una delibera con prescrizioni stringenti da impartire di Intesa con la Regione”.
“In relazione a tali gravi affermazioni effettueremo le opportune valutazioni al fine di verificare se le stesse possano avere una connotazione di tipo esclusivamente politico e agire di conseguenza”.
“Alla nostra maggioranza, invece, piace fare un passo avanti con la verifica delle condizioni di fattibilità del progetto, proprio quelle relative all’aspetto idraulico e del sistema della viabilità interna al centro commerciale e contorno”.
Infine “la delibera contiene prescrizioni sull’effettiva riqualificazione urbanistica – edilizia di tutta la zona interessata e indirizzi per la stipula di un accordo di programma che inauguri un vero e proprio rapporto di collaborazione tra le attività del Centro commerciale e gli abitanti”.
“Ragion per cui la proposta progettuale che discuteremo a breve in Consiglio comunale, sulla quale alcuni componenti della minoranza sembrerebbero aver già avanzato molte criticità, avrà notevoli riflessi sotto il profilo occupazionale”.