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Tribunale di Cagliari, facciata, scritta. Tribunale di Cagliari, facciata, scritta.

Parente disabile segregata nel balcone: marito e moglie di Quartucciu nei guai

La vittima, una donna con gravi deficit cognitivi, più volte lasciata fuori casa per ore, con spinte, strattoni, tirate di capelli e perfino colpi con un bastone
La Redazione
Nel 2023 risultano in aumento in reati a danno dei minori.

Una coppia di Quartucciu nei guai: la parente disabile veniva segregata nel balcone.

Parente disabile segregata nel balcone: marito e moglie di Quartucciu nei guai. Una storia di presunti abusi familiari scuote Quartucciu, dove una coppia di sessantenni è finita sotto inchiesta per aver maltrattato in modo sistematico una parente convivente affetta da disabilità mentale. I due dovranno comparire il prossimo 15 ottobre davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Cagliari. Sarà il gup Luca Melis a valutare se disporre il rinvio a giudizio, come richiesto dalla Procura. La notizia, sul quotidiano L’Unione Sarda, oggi in edicola.

Segregata sul balcone, ripetutamente umiliata

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Gilberto Ganassi, i fatti risalgono alla primavera del 2024 e coprirebbero un periodo compreso tra il 6 aprile e il 15 maggio. In quel lasso di tempo, la vittima — una donna con gravi deficit cognitivi — sarebbe stata più volte lasciata fuori casa per ore, bloccata sul balcone dell’abitazione. Ogni tentativo di rientrare sarebbe stato respinto con atti di violenza: spinte, strattoni, tirate di capelli e perfino colpi con un bastone. In alcuni casi, la donna sarebbe stata allontanata anche con spruzzi di liquidi sul volto.

La vicina che ha denunciato tutto

A interrompere quella che per gli inquirenti è stata una vera e propria spirale di vessazioni, è stata una vicina di casa. Notando strani comportamenti e ascoltando urla provenire dall’abitazione accanto, la donna ha iniziato a documentare quanto accadeva sul balcone, utilizzando la fotocamera del suo cellulare. Le registrazioni, effettuate nell’arco di diversi giorni, sono poi state consegnate ai carabinieri, dando impulso all’indagine.

I filmati, ritenuti rilevanti dagli investigatori, avrebbero confermato una condizione di maltrattamento abituale, aggravata dalla condizione di fragilità psico-fisica della vittima. La donna è stata allontanata dai presunti aggressori e oggi si trova in una struttura protetta, dove riceve assistenza e supporto. A tutelare i suoi interessi legali sarà l’avvocato Pierandrea Setzu, nominato dall’amministratore di sostegno, che si costituirà parte civile all’udienza preliminare.

Difesa e scenari giudiziari

I due indagati, di cui non si conoscono le generalità per proteggere l’identità della vittima, sono assistiti dall’avvocato Fabrizio Rubiu. In sede di udienza preliminare, il legale potrà optare per una richiesta di rito alternativo — come il patteggiamento o il giudizio abbreviato — oppure affrontare il dibattimento.

Se rinviati a giudizio e riconosciuti colpevoli, i due rischiano una pena detentiva compresa tra tre e sette anni, pena che potrebbe aumentare fino alla metà, a causa della particolare vulnerabilità della persona offesa.

La decisione del giudice, attesa per ottobre, sarà il primo snodo cruciale per una vicenda che ha destato profonda inquietudine nella comunità locale.

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