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Svolta per Portovesme: il nuovo impianto per le batterie al litio è “strategico per l’Europa”

L’annuncio del ministro Pichetto Fratin. Esulta l’azienda: “Il sito Glencore, sarà uno dei più grandi stabilimenti industriali di produzione circolare di materiali per le batterie elettriche di nuova generazione (Litio, Cobalto e Nickel) in Europa, con una capacità di materiali equivalenti ad una produzione di circa 600.000 veicoli elettrici all’anno”
La Redazione

 Portovesme Crm Hub, promosso da Portovesme srl per contribuire alla fornitura di litio per le batterie è uno dei 4  progetti per il riciclo dei materiali, dichiarato strategico dall’Europa. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto per dare nuova vita alle batterie al litio esauste e refusi di produzione.

“I nuovi progetti rappresentano una milestone importante nell’implementazione del Critical Raw Materials Act, che mira a garantire che l’estrazione, la trasformazione e il riciclo europei di materie prime critiche e strategiche soddisfino rispettivamente il 10%, il 40% e il 25% della domanda dell’Ue entro il 2030”: lo spiega in una nota il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dopo l’annuncio della commissione Ue che ha individuato 47 progetti sulle materie prime, 4 dei quali italiani.  

Quello di Portovesme (sito Glencore), sarebbe uno dei più grandi stabilimenti industriali di produzione circolare di materiali per le batterie elettriche di nuova generazione (Litio, Cobalto e Nickel) in Europa, con una capacità di materiali equivalenti ad una produzione di circa 600.000 veicoli elettrici all’anno”, fa sapere l’azienda. 

“Siamo lieti di collaborare con le istituzioni nazionali, regionali e locali, così come con la Commissione europea, per portare avanti le prossime fasi e sostenere gli obiettivi comuni nello sviluppo di progetti strategici in tutta l’Unione europea”.
    E’ quanto si legge in una nota della Portosvesme srl, società del Gruppo Glencore, che accoglie “con favore” la decisione del comitato europeo per le materie prime critiche (EU CRM Board) di riconoscere il Portovesme Critical Raw Material Hub come “progetto strategico” nell’ambito del Regolamento europeo sulle materie prime critiche (European Critical Raw Materials Act).

  “Dopo un processo sviluppatosi in diverse fasi, sia europee che nazionali, – si legge in una nota del ministero – l’Italia ha ottenuto un importante risultato: su dieci progetti di riciclo riconosciuti strategici a livello europeo, quattro sono in Italia: in Veneto, Toscana, Lazio e Sardegna.   

 La prima selezione dei progetti strategici per le materie prime critiche e strategiche si conclude quindi con successo per l’Italia, che riconosce il valore strategico delle materie prime critiche e strategiche per il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica e digitale, ma anche per altri settori strategici quali difesa, salute e aerospazio”.    Secondo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, “il risultato ottenuto, per la prima volta dall’approvazione del Critical Raw Materials Act e dall’approvazione della nuova legge italiana, dà l’avvio ad una nuova visione del settore delle materie prime in Italia, incentrata sulla competitività ma anche sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Infine – aggiunge il ministro – i progetti italiani che hanno ottenuto il riconoscimento di progetti strategici confermano il forte orientamento del nostro Paese verso la circolarità, la valorizzazione e l’uso efficiente delle risorse”.

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