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La Sardegna verso le rinnovabili, Todde: “Contrari alla proliferazione selvaggia”

La posizione della presidente della Regione è chiara. L’Isola “non è il laboratorio di nessuno e la transizione ecologica non deve essere imposta dagli altri”
La Redazione
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La Sardegna contraria alla proliferazione selvaggia delle rinnovabili. La posizione della Regione è chiara nell’intervista rilasciata dalla presidente Alessandra Todde a PresaDiretta, in onda su Rai3 domenica dalle 20.30.

“Non siamo il laboratorio di nessuno. È anche, devo dire, seccante sentirsi sempre citare come caso studio. Noi siamo un’isola che ha le sue prerogative e vuole assolutamente fare la transizione come dice lei e non come viene imposto da altri”.

La Sardegna, puntualizza Todde, “ha un ricco potenziale rinnovabile ma deve essere principalmente per i sardi e deve essere gestito e deve essere pianificato dai sardi. Noi ti diciamo che cosa puoi fare, dove lo puoi fare, è nelle nostre competenze”.

Con la legge voluta dalla Presidente è nata poi una nuova società pubblica, con il compito di ammodernare le centrali idroelettriche dell’isola. “Noi abbiamo in questo momento industrie e attività produttive in Sardegna che usano energia termica. Vogliamo le infrastrutture minime necessarie per poter permettere alle zone industriali di poter accedere al gas”. Quanto al metanodotto e all’ipotesi della dorsale, conclude Todde, “l’abbiamo detto in maniera chiara: il gas come energia di transizione”.

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