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Parte la riorganizzazione della Sanità in Sardegna: “Via tutti i dg delle asl”

Il disegno di legge della giunta sulla riorganizzazione del sistema sanitario, approvato nei giorni scorsi dalla commissione, arriverà nell’Aula del Consiglio regionale nella seduta convocata per domani mattina
La Redazione
Alessandra Todde in Consiglio regionale

 Il disegno di legge della giunta sulla riorganizzazione del sistema sanitario, approvato nei giorni scorsi dalla commissione, arriverà nell’Aula del Consiglio regionale nella seduta convocata per domani mattina.
    “La linea è già decisa, noi domani andremo avanti con l’approvazione del disegno di legge sulla sanità e anche sull’approvazione del terzo mese di esercizio provvisorio”. Lo conferma il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini che questa sera parteciperà all’incontro di maggioranza convocato con l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi e i capigruppo e i consiglieri della commissione sanità. Un incontro “per mettere a punto gli ultimi dettagli per arrivare pronti domani in aula, una discussione chiara, trasparente ma soprattutto produttiva per arrivare nel più breve tempo possibile all’approvazione di questo disegno di legge”.
    Il ddl entra in Aula così come approvato nell’agosto scorso dalla giunta, nonostante i malumori interni alla stessa maggioranza e le critiche dell’opposizione, ma depurato delle norme che prevedevano spese non contemplate nella scorsa finanziaria a causa dell’esercizio provvisorio in corso, e tutte le modifiche arriveranno attraverso emendamenti che saranno presentati direttamente in Aula durante la discussione.
     Non si mostra preoccupato per la battaglia annunciata: “Ricordo che questo disegno di legge è un primo passo verso una vera riorganizzazione del sistema sanitario – spiega ancora Comandini -, vengono posti all’attenzione dell’Aula alcuni punti, però poi dovremo proseguire per far sì che la sanità diventi un aspetto normale della politica regionale e non un banco di scontro fra maggioranza e minoranza”. “Io mi auguro che lo scontro si concluda in questa settimana o dieci giorni di discussione – è l’auspicio del presidente – e poi si pensi alla manovra finanziaria per liberare le risorse che servono sulla Isola”.
    E a chi dice che il ddl serva esclusivamente a mettere in atto una sorta di spoil system il presidente precisa che “nel testo non ci sono solo i commissariamenti delle Asl, c’è anche una riorganizzazione con la formulazione di alcuni dipartimenti, c’è il miglioramento di alcuni aspetti della legge regionale precedente, ma soprattutto c’è la volontà di andare avanti per riportare serenità in un settore come quello sanitario che è rappresentato nella maggior parte da professionisti che tutti i giorni fanno benissimo il loro lavoro”.
    Così come è l’opposizione a fare il suo lavoro, precisa Comandini, “credo che dalla discussione possano emergere elementi che potranno arricchire il testo stesso”. Un’apertura, ma “poi chiaramente la discussione non deve essere uno strumento per allungare i tempi, la discussione deve essere uno strumento per migliorare il testo”.
    Dall’altra parte la minoranza si prenderà tutto il tempo: “Il disegno di legge ‘minimal’ che arriva domani in Aula si limita soltanto a licenziare ex lege i direttori generali e anche questo richiederà per noi un tempo adeguato di approfondimento perché il poltronificio è un capitolo da chiudere il prima possibile”, spiega Stefano Tunis di Sardegna al Centro 20Venti. Ci saranno da aspettarsi molti emendamenti, “tutti quelli che sarà necessario presentare per portare la maggioranza a riflettere sulle sue azioni”. Un testo che per l’opposizione “andrebbe rimandato non solo in commissione ma rispedito al mittente”.

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