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Massimo Zedda Massimo Zedda

Scontri a Cagliari, Zedda: “Liberi di manifestare dal ’45, se avessero vinto loro saremmo nei lager”

Il sindaco minaccia una querela al sindacato Ugl che aveva parlato di “istigazione alla violenza da parte delle istituzioni”
La Redazione

Il sindaco di Cagliari Zedda e il sindacato UGL si scontrano dopo i disordini di sabato scorso durante i cortei degli Antifascisti e del Blocco studentesco

Dopo le tensioni di sabato tra il corteo antifascista e la manifestazione del Blocco Studentesco, si accende lo scontro politico. La Segreteria UGL di Cagliari ha espresso un duro giudizio nei confronti del sindaco Massimo Zedda, della CGIL e dell’ANPI, accusandoli di aver preso parte a un corteo ā€œnon autorizzatoā€ e di aver ā€œincitato alla violenza contro i ragazzi del Blocco Studentescoā€.

In una nota, l’UGL afferma che ā€œquesti ultimi, in totale legalitĆ , si sono mobilitati per esprimere democraticamente le proprie opinioni riguardo all’immigrazione illegaleā€. Il sindacato condanna ā€œcon fermezza l’istigazione alla violenza da parte delle istituzioni locali e dei sindacati, che hanno trasformato una manifestazione di cittadini in un terreno di scontro e tensioneā€.
Secondo la Segreteria, ā€œĆØ inaccettabile definire fascisti dei giovani che, pacificamente e nel rispetto delle leggi, hanno voluto far sentire la loro voceā€.

UGL: ā€œZedda e la CGIL alimentano odio e divisioneā€

Il comunicato della UGL prosegue con toni duri, accusando il sindaco e i sindacati di ā€œignoranza e miopia politicaā€. ā€œLa loro posizione estrema rappresenta un pericolo per la sicurezza dei cittadini e per la democraziaā€, si legge nella nota.
Il sindacato invita a ā€œvigilare affinchĆ© la libertĆ  di espressione sia garantita a tutti, indipendentemente dalle posizioni politicheā€ e critica il sindaco per non aver manifestato ā€œcontro le continue violenze e furti nei quartieri di Marina e Stampace, dove un manipolo di immigrati tiene in ostaggio i cittadiniā€.
L’UGL conclude chiedendo a Zedda e ai rappresentanti sindacali di ā€œriflettere sul proprio operato e promuovere un dialogo costruttivo, piuttosto che fomentare conflittiā€.

La replica del sindaco: ā€œDifendo la libertĆ  e la democraziaā€

Il sindaco Massimo Zedda ha risposto alle accuse rivendicando i valori antifascisti e respingendo ogni ipotesi di istigazione alla violenza. ā€œLa libertĆ  di espressione e il diritto a manifestare – ha spiegato – li abbiamo ottenuti nel 1945, quando hanno prevalso la libertĆ  e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, oggi saremmo in carcere da innocenti o, peggio, nei campi di concentramentoā€.
Zedda ha precisato di aver semplicemente richiamato le parole del partigiano e parlamentare Vittorio Foa, sottolineando come ā€œi provocatori e gli atti violenti vadano sempre condannati, da qualsiasi parte provenganoā€.

Infine, il primo cittadino ha annunciato di voler ricorrere a vie legali contro il segretario provinciale dell’UGL, Andrea Geraldo: ā€œLe sue affermazioni sono gravissime. Con il mio difensore introdurremo le iniziative giudiziarie che riterremo più opportuneā€.

Tensione politica e riflessioni sul diritto a manifestare

Lo scontro tra il sindaco e l’UGL riflette una frattura ormai evidente sul tema della libertĆ  di espressione e sull’ereditĆ  antifascista. Da una parte, Zedda rivendica la difesa dei valori costituzionali e condanna ogni nostalgia del fascismo; dall’altra, l’UGL accusa la sinistra e i sindacati di ā€œstrumentalizzare la piazzaā€ e di ā€œalimentare divisioniā€.
La cittƠ di Cagliari resta cosƬ al centro del dibattito nazionale, in un momento in cui il confronto politico si intreccia con la memoria storica e con il diritto di ciascuno a manifestare pacificamente.

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