Il cane? Non può volare senza il richiamo vaccinale: coppia resta a terra, niente Milano-Cagliari
Un presunto richiamo vaccinale “inesistente” per il cane avrebbe impedito la partenza a due passeggeri in partenza da Milano Linate verso Cagliari con volo Aeroitalia.
Ć quanto denunciato da Ilaria D’Aquilio, 39 anni, lavoratrice, e la cagliaritana Claudia Spanu, 28 anni, studentessa, entrambe residenti a Milano.
La coppia, che ha anche scritto un reclamo alla compagnia aerea, racconta del disservizio capitato al check-in con il proprio cane.
Il volo, Aeroitalia, programmato per le 21:10 e decollato con circa dieci minuti di ritardo, negato alle due donne giĆ al check-in. La motivazione fornita dal personale sarebbe stata la mancanza di un presunto richiamo vaccinale obbligatorio per lāanimale.
Tuttavia, secondo quanto riferiscono le passeggere, il cane risultava regolarmente vaccinato nel rispetto della normativa italiana vigente.
Non sarebbe inoltre previsto alcun richiamo specifico per i voli nazionali.
Niente volo per Cagliari: "Pretesto il richiamo vaccinale per il nostro cane"
Lāassenza di tale obbligo confermata anche da un veterinario contattato nellāimmediato. Le due passeggeri sottolineano inoltre che questo requisito non risultava indicato nĆ© sul sito della compagnia aerea nĆ© al momento dellāacquisto dei biglietti.
Alle 19:30, nel tentativo di risolvere la situazione, hanno contattato il call center della compagnia, che avrebbe comunicato loro lāimpossibilitĆ di gestire il biglietto in assenza della documentazione vaccinale.
Di fronte a questa prospettiva, le due donne si sarebbero viste costrette a spostare la partenza al giorno successivo, "per Olbia".
Nel tentativo di regolarizzare la situazione, le passeggere si sono recate immediatamente da un veterinario.
Il dottore, pur ribadendo lāassenza di un obbligo normativo, avrebbe comunque praticato un vaccino per consentire la prosecuzione del viaggio.
Dopo lāintervento, un nuovo contatto con il call center avrebbe portato allāinvito a rientrare in aeroporto e a presentarsi nuovamente al check-in, con la promessa di essere ricontattate per completare la procedura.
Rientrate a Linate alle 20:20, dunque ancora in tempo utile, alle due donne sarebbe stato però comunicato che il posto riservato al cane non era più disponibile, rendendo impossibile il reintegro sul volo originario. Una circostanza che le interessate definiscono contraddittoria e che farebbe ipotizzare una riassegnazione del posto, assimilabile a un overbooking non comunicato.
Lāepisodio ha comportato il rinvio della partenza e lāatterraggio a Olbia anzichĆ© a Cagliari, con conseguenti disagi logistici, organizzativi ed economici quantificati in oltre 300 euro.
Disagi che, sottolineano le passeggere, non derivano da scelte personali ma esclusivamente dalla gestione dellāaccaduto. Nella mattinata successiva, alle 11:30, il call center avrebbe riferito che una situazione del genere ānon si era mai verificata primaā, attribuendo lāaccaduto a una decisione del veterinario, come risulterebbe da una chiamata registrata.
Le passeggere segnalano infine un atteggiamento definito sgarbato e poco collaborativo da parte del personale, che avrebbe ulteriormente aggravato una situazione giĆ fortemente stressante.
"Abbiamo voluto rendere pubblica la vicenda su Cagliari News", spiegano, "per sensibilizzare altri viaggiatori sui possibili problemi legati al trasporto di animali e per sollecitare le compagnie aeree ad adottare procedure più chiare, trasparenti e rispettose dei passeggeri.