Per volare in Sardegna nel periodo natalizio il prezzo del biglietto può arrivare anche a 1228 euro a seconda del volo scelto. Va meglio invece se si parte da Torino, si spende un minimo di 251 euro, da Venezia 228 euro, da Pisa 215 euro e da Milano solo 147. “Prezzi che ovviamente non considerano i costi aggiuntivi per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, balzelli che fanno salire ulteriormente il costo di un volo”, sottolinea Assoutenti, che sta monitorando l’andamento dei prezzi nel comparto. Altrove la situazione è anche più drammatica: i voli più costosi sono proprio quelli diretti agli scali siciliani. Negli stessi giorni servono almeno 445 euro per volare da Trieste a Catania, 412 euro da Firenze a Catania, 402 euro da Bologna a Palermo.
In generale, le tariffe dei biglietti aerei nazionali nel periodo delle festività di Natale e fine anno hanno già superato la soglia dei 600 euro a passeggero su alcune tratte. Chi si appresta oggi ad acquistare un biglietto in classe “economy” per volare in Italia durante le festività, partendo sabato 21 dicembre e tornando il 6 gennaio, ed è disposto ad imbarcarsi in qualsiasi orario (anche mattina presto o sera tardi), spende 623 euro per andare da Genova a Catania e ritorno, analizza Assoutenti.
Se si parte da Milano occorrono almeno 421 euro per andare a Crotone (sempre andata e ritorno), 395 euro per Catania, con il biglietto che però in questo caso può arrivare a 889 euro a seconda della compagnia, dello scalo e dell’orario di partenza, 363 euro per Roma, 330 per Palermo. “Spostarsi in Italia durante le festività continua ad essere un salasso che svuota le tasche dei cittadini – spiega il presidente Furio Truzzi – Nonostante gli allarmi lanciati a più riprese dai consumatori e i proclami della politica, l’emergenza caro-voli è un fenomeno che si ripresenta ogni anno e che, purtroppo, sembra senza soluzione”.