Una risonanza segnata dal dottore come “urgente”, una visita contro il cancro, quindi da farsi entro 10 giorni, ma a Cagliari e in Sardegna non c’è uno spazio libero che sia uno, a Milano sì. E così Massimiliano Di Todaro, prof del Buccari di 56 anni, è stato costretto ad aprire il portafoglio e pagare di tasca propria. “Nel 2022 scopro di avere un tumore. Qui a Cagliari l’operazione è andata male e sono dovuto andare a Milano anche per le cure”, premette il docente. “Ogni sei mesi devo fare una risonanza, è sconvolgente scoprire che in Sardegna non c’è posto”. Ha provato a contattare il Cup, naturalmente, Di Todaro: “Mi è stato detto di provare a chiamare più volte al giorno”. Una mossa inutile, vista l’assenza di spazi l’unica speranza era qualche rinuncia “in corsa”.
Visita urgente contro il cancro, zero posti a Cagliari e disponibilità più vicina a Milano
"Allora ho deciso di farlo direttamente a Milano, una settimana ho chiamato e mi hanno dato l'appuntamento per il giorno dopo, logicamente ho dovuto declinare e mi hanno dato l'appuntamento per domani, il 15 settembre. Senza priorità l'avrei avuto il 17 settembre. Ma la Regione Sardegna che cavolo sta pensando?"; tuona, con la valigia in una mano e il biglietto aereo nell'altra, Massimiliano Di Todaro. "Ma questo nuovo assessore non era arrivato da Roma per risolvere i problemi della nostra sanità? Politici sardi in maggioranza, siete una vera vergogna".