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Cafoni delle dune a Punta Molentis Cafoni delle dune a Punta Molentis

Villasimius, a Punta Molentis dopo l’incendio arrivano i cafoni e distruggono le dune

L’amaro commento delle Guardie ambientali: “Meno male che la spiaggia è a numero chiuso”
La Redazione

Villasimius, a Punta Molentis dopo l’incendio arrivano i cafoni e distruggono le dune

Villasimius, a Punta Molentis dopo l’incendio arrivano i cafoni e distruggono le dune. Le Guardie ambientali Sardegna hanno lanciato un nuovo allarme sulle dune di Punta Molentis, dove alcuni bagnanti hanno piazzato ombrelloni e sdraio nonostante i divieti chiari e ben visibili. Questo comportamento mina gli sforzi di tutela ambientale e mette a rischio un ecosistema fragile, fondamentale per la protezione naturale della costa.

Le dune non rappresentano semplici cumuli di sabbia: custodiscono biodiversità, regolano l’equilibrio costiero e difendono il litorale dall’erosione. Ogni passo, ogni oggetto piantato nel terreno sabbioso compromette un habitat che impiega decenni a rigenerarsi. Chi ignora i cartelli di divieto non dimostra soltanto scarso rispetto per la legge, ma danneggia direttamente un bene collettivo che appartiene a tutti.

Le Guardie ambientali hanno sottolineato anche un altro aspetto: l’assenza di controlli costanti da parte delle istituzioni. Trascurare simili episodi significa tradire il rispetto dovuto a chi ama davvero il proprio territorio e si impegna ogni giorno per la sua salvaguardia. A Punta Molentis, la situazione appare drammatica: le dune mostrano segni evidenti di degrado, aggravati dagli incendi e dalle forti pressioni turistiche di questa stagione.

“Abbiamo visto la duna quasi distrutta, uno spettacolo che fa rabbrividire,” denunciano i volontari. L’ironia amara accompagna le loro parole: “Meno male che gli accessi sono contingentati per tutelare la spiaggia.”

L’intervento del Corpo Forestale, allertato dalle Guardie ambientali, ha permesso di allontanare i turisti maleducati che, a detta degli stessi operatori, “forse non sanno leggere i cartelli”. Un episodio che dimostra quanto servano controlli più frequenti e sanzioni più severe, perché senza un’azione incisiva, Punta Molentis rischia di perdere definitivamente uno dei suoi patrimoni naturali più preziosi.

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