La mattinata di sabato 7 giugno ha visto una dozzina di volontari della fondazione La Via della Felicità darsi da fare proprio all’ingresso del Villaggio dei Pescatori a Cagliari. raccolti 40 bustoni di spazzatura contenenti rifiuti di ogni genere. L’iniziativa rientra nell’ambito della Giornata Mondiale per l’Ambiente che si celebra il 5 giugno di ogni anno. Non solo: ad ispirare questo gruppo di volontari è l’omonimo libro scritto dal filosofo e umanitario L. Ron Hubbard.
Il libro La Via della Felicità infatti riporta al suo interno una serie di precetti, è una guida al buon senso e tra questi uno cita “Rispetta e migliora il tuo ambiente”, motivo per cui il gruppo non poteva certo tirarsi indietro.
Il cuore d’oro dei volontari al Villaggio Pescatori di Cagliari
La scelta del Villaggio dei Pescatori non è del tutto casuale e non è nemmeno la prima occasione in cui questi volontari vengono proprio in questo quartiere, memoria storica della Cagliari che fu e luogo prediletto dagli appassionati di pesca.
Preso di mira è stato viale Pula, proprio all’ingresso del villaggio e, più in particolare, la parte rocciosa dove i pescatori lanciano gli ami.
La quantità di rifiuti raccolti in poche ore certamente è un elemento che fa tristezza, soprattutto pensando alla varietà di rifiuti: plastica, cartacce, lenza, polistirolo, bottiglie, lattine, abbigliamento, componenti elettrici e addirittura sedie, avvolgibili per finestre e una bombola, tutto pronto a diventare cibo per i pesci del litorale per poi esser servita sulle tavole di tutti coloro che fanno della propria passione per la pesca anche un banchetto.
“Meno male che qualcuno fa iniziative come questa” ha detto uno dei pescatori con un filo di polemica. Eppure quel “voi” sarebbe bello divenisse un “noi” perché, in fin dei conti, iniziative come questa, nel dare un aiuto concreto e immediato, all’atto pratico possono tamponare il problema dell’inciviltà per un tempo limitato.
Se però, da iniziative come questa altri prendono ispirazione, decidono di attivarsi per tenere più decoroso il proprio quartiere o come minimo contribuiscono alla diffusione di una cultura di rispetto del proprio ambiente, possiamo ambire ad apprezzare di più le bellezze delle nostre città sentendoci davvero partecipi alla collettività.