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Foto con cernia, Vannacci agli animalisti di Cagliari: “Non è un ‘cernio’, denunciatemi anche per sessismo”

Il vicesegretario della Lega, in Sardegna, lancia un siluro “ai protetti dalla sinistra. I pescivendoli di San Benedetto, allora, correranno lo stesso rischio?”
Paolo Rapeanu

Utilizza l’arma dell’ironia Roberto Vannacci, il “Generale” e vicesegretario della Lega denunciato dall'”Associazione italiana difesa animali ed ambiente” per avere pescato e fotografato una cernia. La richiesa di chi ha protocollato l’esposto? “Indagare per il reato di maltrattamento di animali ai sensi dell’articoo 544 del codice penale? E Vannacci “agli animali e i protetti della sinistra” li invita a “aggiungere la denuncia per essere ‘cernivoro e l’aggravante del sessismo, perchè è una ‘cernia’ e non un cernio”.

La provocazione di Ferragosto del generale Roberto Vannacci nel mare di Costa Rei, nel sud est della Sardegna, non era passata inosservata. “Questo sono io e la faccia della sinistra alle prossime elezioni”, aveva detto in un video girato in acqua, con in mano una cernia, postato sui suoi canali ufficiali social. Il gesto del deputato europeo e vicesegretario della Lega di Matteo Salvini non è piaciuto agli animalisti secondo i quali il grosso pesce sarebbe stato poi mangiato la sera di sabato 16 agosto. E, stando alle foto messe online, è andata proprio così.

“Fotografare o riprendere un pesce pescato e già morto per embolia al momento del suo affioramento è, secondo i forsennati protettori del creato, un maltrattamento. Aggiungete all’esposto la denuncia per essere ‘cernivoro’ poiché, in modo molto disumano e disgustoso quel pesce l’ho pure mangiato”, così Vannacci, durante le sue vacanze e incontri in terra sarda.

“E se proprio volete aggiungete l’aggravante del sessismo perché ho mangiato ‘una cernia’ e non ‘un cernio’. Mi domando se i pescivendoli del mercato di San Benedetto non corrano lo stesso rischio”.

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