Uta, nel carcere fioccano aggressioni e minacce: “Mancano 70 poliziotti”
Uta, nel carcere fioccano aggressioni e minacce: “Mancano 70 poliziotti”. Ogni giorno decine di agenti del carcere di Uta vedono celle e corridoi col binocolo, perchĆ© impegnati nel piantonamento di detenuti malati o bisognosi di cure negli ospedali. Nel penitenziario non arrivano rinforzi e la beffa ĆØ presto servita: “Manca la sicurezza”. Ć questa una delle grida principali lanciate da Michele Cireddu, segretario generale della Uil Pa, nel corso di un vertice urgente che si ĆØ svolto in prefettura a Cagliari: presenti anche il prefetto, il provveditore e il direttore del principale carcere della Sardegna. āAccogliendo con prontezza le istanze presentate dalla nostra organizzazione sindacale, il Prefetto ha dimostrato grande sensibilitĆ e attenzione, convocando urgentemente un tavolo di confronto specifico. Questo vertice ha avuto lāobbiettivo di affrontare concretamente l’emergenza che attanaglia la casa circondariale di Uta, non solo a causa della cronica carenza organica, ma anche e soprattutto per il numero esorbitante di piantonamenti esterni di detenuti in luoghi di cura”.
I piantonamenti
“Attualmente, si registrano costantemente 5 piantonamenti in contemporanea, con punte che arrivano a 7”, denuncia Cireddu. “Questo significa che, ogni giorno, tra le i sessanta i settanta agenti penitenziari sono impiegati in servizi esterni, sottraendole alle giĆ esigue risorse interne. Una situazione insostenibile che sguarnisce i presidi di sicurezza vitali del carcere e, al contempo, espone i nostri operatori a rischi concreti negli ospedali, perchĆ© costretti ad operare in numero insufficiente in contesti operativi impossibili”.
Il comitato
Durante i lavori del Comitato, la Uil Pa ha ribadito con forza “la necessitĆ di accelerare il sopralluogo nel repartino ospedaliero interno, previsto per l’11 luglio, con la conseguente e immediata consegna della struttura all’amministrazione penitenziaria. Parallelamente, abbiamo richiesto l’elaborazione e l’attuazione di un piano operativo straordinario per fronteggiare quella che abbiamo definito senza mezzi termini l’emergenza Uta. Non ĆØ più accettabile che la sicurezza interna del carcere e l’incolumitĆ dei nostri agenti siano compromesse da una gestione emergenziale di tali proporzioni. Il prefetto, constatando che lāemergenza dei numeri ĆØ assolutamente meritevole di attenzione, ha assicurato un immediato intervento e si ĆØ riservato di comunicare costantemente gli sviluppi rispetto la propria azione. La Uil Pa polizia penitenziaria della Sardegna continuerĆ a vigilare affinchĆ© le promesse si trasformino in azioni concrete e tempestive, a tutela della sicurezza degli operatori e dell’intera collettivitĆ ”.