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Simone Uras san gavino Simone Uras san gavino

Uccise la mamma a San Gavino, la perizia: “Simone Uras incapace di intendere e volere”

Il 43enne ha strangolato a mani nude, un anno fa, la 77enne Maria Atzeni. Uras, attualmente in una comunità terapeutica, potrebbe non finire mai in carcere. Il suo avvocato, Andrea Nanni: “Con la relazione della perita psichiatrica può decadere l’omicidio volontario e pensare a un proscioglimento con l’applicazione di una misura di sicurezza”
La Redazione

Una perizia, svolta durante le indagini della dottoressa Irene Mascia, può rivelarsi determinante per fare evitare a Simone Uras di finire nuovamente a Uta. La perita psichiatrica, stando a quanto comunicato dal legale di Uras, Andrea Nanni, ha cerificato “la totale incapacità di intendere e di volere dell’imputato, dovuta a patologia psichiatrica dello spettro schizofrenico. L’audizione della perita fornirà anche un aggiornamento sulla pericolosità sociale dell’imputato”. Appuntamento in aula il prossimo 19 marzo, oggi invece si è celebrata l’udienza di apertura del dibattimento davanti alla Corte di Assise di Cagliari, presieduta da Giovanni Massidda.

Simone Uras è attualmente sottoposto a libertà vigilata provvisoria ed è collocato presso una comunità terapeutica residenziale. Il pm, Nicoletta Mari, e la difesa dell’imputato, con il legale Andrea Nanni, si sono accordati per l’acquisizione degli atti d’indagine in luogo dell’istruttoria dibattimentale, e la Corte d’Assise ha rinviato per la prosecuzione del giudizio all’udienza del 19 marzo 2025. Proprio in quella occasione sarà sentita la Mascia. “Con la relazione della perita psichiatrica può decadere l’omicidio volontario e pensare a un proscioglimento con l’applicazione di una misura di sicurezza”. L’audizione della perita psichiatrica fornirà anche un aggiornamento sulla pericolosità sociale dell’imputato.

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