Dazi, mazzata di Trump alla Sardegna: āEā la regione più penalizzata dāItaliaā. La Sardegna esporta soprattutto prodotti raffinati dal petrolio, formaggi e bevande. Questo squilibrio rende la regione una delle più vulnerabili agli effetti delle nuove politiche protezionistiche degli Stati Uniti. In caso di aumento dei dazi il danno economico per lāItalia potrebbe toccare i 12 miliardi di euro. La Sardegna, che ha un indice di diversificazione dellāexport pari al 95,6%, risulta tra le aree più esposte del Paese, almeno secondo i dati dellāUfficio Studi Cgia di Mestre.
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Nel dettaglio, la regione ha esportato per un valore complessivo di 866 milioni di euro. I prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio rappresentano la quota principale, pari a 707 milioni. Seguono i prodotti lattiero-caseari con 123 milioni e le bevande con 36 milioni. La forte concentrazione in pochi settori limita la capacitĆ dellāisola di reagire a eventuali blocchi commerciali su specifici beni.
La scarsitĆ di varietĆ nelle esportazioni rende lāeconomia regionale più fragile rispetto a quella di territori come la Lombardia o il Veneto, dove la distribuzione tra settori risulta molto più equilibrata. Le imprese sarde faticano a espandersi su nuovi mercati e dipendono in larga parte da un ristretto ventaglio di attivitĆ produttive. Se gli Usa decidessero di estendere i dazi anche ad altre categorie merceologiche, le conseguenze per il tessuto economico sardo, spiegano gli esperti, risulterebbero pesanti.