Fuoco e miasmi dalle torce della raffineria a Sarroch
Notti di fuoco e miasmi dalle torce della raffineria a Sarroch. Da circa una settimana le torce della raffineria Saras illuminano le notti di Sarroch con bagliori intensi e rilasciano miasmi che preoccupano la popolazione. I cittadini osservano il fenomeno “senza ricevere spiegazioni dal Comune, né dal Sindaco né dall’Assessore all’Ambiente. Questo silenzio istituzionale alimenta la sfiducia e lascia la comunità senza strumenti di tutela”.
Giampaolo Masu, del comitato civico, denuncia apertamente la mancanza di trasparenza. Sottolinea che l’assessore non ha commentato neppure il rinvio a giudizio dei dirigenti Saras per reati ambientali. Secondo Masu, chi governa senza parlare alla cittadinanza non difende la salute pubblica, ma occupa semplicemente una poltrona. La comunità chiede risposte precise: cosa sta accadendo con le torce? Quali misure di prevenzione il Comune ha messo in campo? Quale posizione ufficiale assume l’amministrazione sul processo in corso?
Su Facebook anche l’ex presidente della giunta Mauro Pili parla di “lunga notte dei veleni”.
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Anche Gianluca Masu rilancia l’allarme. Ricorda che l’ultimo progetto serio di monitoraggio ambientale risale al 2006 con il programma “Sarroch Ambiente e Salute”. Da allora, la centralina mobile si è trasformata in un sensore fisso, ormai quasi dimenticato. Le attuali postazioni di rilevamento non forniscono dati in tempo reale, ma solo registrazioni validate dopo 24 ore. In caso di emergenza notturna, la popolazione non riceve alcuna informazione immediata.
L’esperienza militare di Masu rafforza la critica: in ogni scenario operativo servono strumenti adeguati e protocolli chiari. Sarroch ospita una delle raffinerie più grandi d’Europa e continua a vivere senza un piano di emergenza aggiornato, senza educazione ambientale e senza comunicazioni trasparenti. “Chi non si prepara – afferma Masu – tradisce la fiducia dei propri cittadini.”
Sempre sui social i tecnici specializzati della raffineria ricorda infine che le torce rappresentano un sistema di sicurezza essenziale. Tuttavia, quando la combustione appare anomala, con fiamme alte o fumo nero, si verifica un evento critico che può incidere sulla qualità dell’aria. Per questo motivo gli episodi devono essere registrati, comunicati agli enti di controllo e condivisi con la popolazione.
La comunità di Sarroch non chiede miracoli: pretende chiarezza, dati aggiornati e un’amministrazione pronta a difendere il diritto alla salute.