“C’è ancora un centrosinistra che è l’unica alternativa possibile alla destra, ma è un’alternativa che va costruita, a prescindere dai risultati elettorali”. Lo dice, in un’intervistata dal Fatto Quotidiano, la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
“Dopo la Liguria, una disfatta anche in Umbria sarebbe un macigno per le opposizioni – aggiunge – Perdere o vincere è la normalità democratica. Noi dobbiamo lavorare per costruire un contesto condiviso, rispettando le reciproche differenze e facendo sintesi. In Sardegna ci siamo riusciti perché sia noi che il Pd eravamo stati all’opposizione. Le alleanze variabili solo a fini elettorali non funzionano”.
Quanto alle parole di Chiara Appendino che sostiene non sia il momento di “alleanze strutturali” con il Pd afferma: “Non sono d’accordo con Chiara, e lo dico con lo spirito di normale dialettica che ci deve essere in una forza politica. È evidente – dice – che, in vista dell’assemblea costituente, dobbiamo innanzitutto chiarire cosa sia oggi il M5S. Ma il campo dove dobbiamo giocare è quello progressista, senza mai essere subalterni, sia chiaro. Non siamo e non saremo mai cespugli del Pd. Ma la nostra Carta dei valori, come la nostra collocazione in Europa nel gruppo di The Left (La Sinistra) chiariscono quale sia la nostra parte. Possiamo anche litigare con i dem, ma il campo è quello”.
A proposito di un eventuale cambio di nome o simbolo del M5s afferma: “Io non ho tabù”.


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Todde: “M5s resti coi progressisti, cambiare nome non è un tabù”
“C’è ancora un centrosinistra che è l’unica alternativa possibile alla destra, ma è un’alternativa che va costruita, a prescindere dai risultati elettorali”. Lo dice, in un’intervistata dal Fatto Quotidiano, la presidente della Regione Sardegna
La Redazione
Alessandra Todde