esano di Oristano, arriva “Time upon time”
La mostra su Tharros, al via il 17 gennaio Oristano, voluta dalla Fondazione e dallāArcidiocesi del capoluogo
Tharros. Time Upon Time
Al Museo Diocesano di Oristano un progetto espositivo sulla cittĆ antica
Immagini dāepoca, video, installazioni multimediali e reperti archeologici. In altre parole, la vita di Tharros, nei secoli e la sua riscoperta archeologica.
La Fondazione Montāe Prama presenta negli spazi del Museo Diocesano Arborense di Oristano la mostra "Tharros. Time upon time", un ampio progetto espositivo dedicato a una delle aree archeologiche più significative del Mediterraneo antico.
La mostra, finanziata dalla Regione Sardegna allāinterno del āGrande Progetto Montāe Pramaā, racconta la vita dellāarea archeologica dalla fase nuragica allāetĆ tardoantica, seguendo trasformazioni urbane, rituali, abitudini quotidiane e relazioni con altri centri del Mediterraneo.
In parallelo, mette in luce il lavoro di generazioni di archeologi, studiosi e istituzioni che tra XIX e XXI secolo hanno osservato, documentato e interpretato Tharros, restituendo anche un affresco della storia recente dellāarcheologia in Sardegna.
āLa mostra Tharros. 'Time upon time' rappresenta unāimportante occasione di incontro tra storia, cultura e comunitĆ . Ogni cittĆ nasce dal sogno di coloro che la fondarono, e esso viene ampliato poi da ogni generazione e fatto crescere attraverso relazioni. speranze e domande che si cristallizzano negli oggetti quotidiani, nellāarte, nellāarchitettura ā afferma lāArcivescovo di Oristano Roberto CarboniĀ -.
"La lunga vicenda storica di Tharros ci fa viaggiare nel tempo, per renderci consapevoli delle stratificazioni di vita, di lavoro, di relazioni e di senso, che chiedono ancora oggi di essere ascoltate e custodite - prosegue lāArcivescovo - Conoscere il proprio passato infatti aiuta a capire meglio il proprio presente. In questo dialogo tra passato e presente, il patrimonio diventa spazio di responsabilitĆ per essere custodito, messo a disposizione, condiviso, e stimolo a costruire uno sguardo più consapevole sul futuro delle nostre comunitĆ ā.
āCon questa mostra la Fondazione Montāe Prama porta a Oristano il cuore della storia di Tharros e rafforza un impegno che riguarda lāintero Sinis, perchĆ© la collaborazione con il Museo Diocesano e con tutti i soggetti coinvolti dimostra quanto la condivisione della ricerca e della conoscenza possa generare nuovi legami tra istituzioni, territorio e visitatoriā, spiega il presidente della Fondazione Anthony Muroni.
āQuesto progetto ā spiega il segretario generale della Fondazione Alessandro Girei - rappresenta un passaggio significativo nel percorso della Fondazione Montāe Prama, che investe su ricerca, allestimenti e servizi al pubblico con una visione di lungo periodo, perchĆ© la mostra nasce da un lavoro condiviso tra uffici, comitati scientifici e partner istituzionali e apre la strada a nuove azioni congiunte sul patrimonio del Sinis, favorendo una programmazione coordinata tra musei, aree archeologiche ed enti localiā.
āIl titolo 'Time Upon Time'Ā allude allāidea di un tempo che non scorre in modo lineare ma si deposita in strati successiviā- spiega Luca Cheri,Ā direttore scientifico della Fondazione e curatore della mostra -Ā Tharros non ĆØ un semplice sito da osservare da lontano, ma una cittĆ che continua a riaffiorare nella nostra immaginazione e nelle nostre pratiche di studio.
In questa mostra prende forma come un organismo vivo che resiste, scompare e riemerge.
Attraverso le voci di archeologhe e archeologi, gli oggetti quotidiani, i gioielli e i materiali dāarchivio, il visitatore incontra una cittĆ che continua a interrogarci sul rapporto tra ricerca, paesaggio e comunitĆ ā
āIl Museo Diocesano Arborense ĆØ da anni un luogo di dialogo vivo tra arte, storia e comunitĆ ā spiega la direttrice del Museo Diocesano Silvia OppoĀ - ospitare Tharros.
"Time upon time" significa intrecciare il racconto della cittĆ antica con quello della cittĆ di oggi, mettendo in relazione le collezioni diocesane con i prestiti provenienti da istituzioni diverse e offrendo al pubblico un percorso che unisce ricerca scientifica, cura delle collezioni e attenzione alle persone che entrano nelle nostre saleā.
Il percorso espositivo si articola in due grandi sezioni, collegate da una timeline che attraversa oltre venti secoli di storia, dal XIV secolo a.C. al VII secolo d.C. La prima sezione, Tharros fra storia e archeologia.
La cittĆ , lo scavo, la narrazione del tempo, ripercorre lāingresso del sito nello sguardo della modernitĆ , dalle prime menzioni tra Sei e Settecento agli scavi del Novecento e alle ricerche più recenti, attraverso documenti dāarchivio, planimetrie, fotografie, filmati e testimonianze dirette di archeologhe e archeologi. T
harros emerge come banco di prova per metodi di indagine, pratiche di tutela e forme di restituzione al pubblico.
La seconda sezione, Tharros. La cittĆ vecchia. Tracce di vita, frammenti di tempo, si concentra sulla quotidianitĆ e sulle persone che hanno abitato la cittĆ , proponendo la casa, il corpo, il gioco, il lavoro e il porto come chiavi di lettura.
Oggetti della vita domestica, strumenti di lavoro, gioielli, amuleti, testimonianze del tempo libero e materiali legati alle attivitĆ produttive restituiscono una cittĆ vissuta e attraversata da relazioni.
Il porto, infine, rivela Tharros come crocevia di rotte e scambi nel Mediterraneo, attraverso ceramiche e reperti provenienti da contesti diversi.
Lāallestimento privilegia essenzialitĆ e chiarezza visiva, integrando grafica, suono e immagini in movimento.
Un intervento multimediale accompagna il visitatore nelle stratificazioni della cittĆ antica con paesaggi sonori e video-finestre che restituiscono rilievi e forme sospese tra realtĆ e immaginazione, facendo del tempo una materia fluida e sensibile.