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Massimo Deiana Massimo Deiana

Bagalà commissario dell’Authority a Cagliari: Deiana ko al Tar

L’ex presidente aveva contestato l’incarico: ma i giudici amministrativi gli hanno dato torto
Ennio Neri

L’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, aveva impugnato il decreto ministeriale n. 206 del 9 agosto 2025 con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva nominato Domenico Bagalà commissario straordinario dell’ente, rendendo la nomina efficace sin da subito.
Secondo Deiana, il Ministero avrebbe dovuto attendere la scadenza del periodo di prorogatio previsto per legge, cioè i 45 giorni successivi alla fine del mandato, fissata al 1° settembre 2025. Il ricorrente, assistito dall’avvocato Massimo Murru, sosteneva che la nomina anticipata violasse le norme del decreto-legge 293/1994, che regola la proroga degli organi amministrativi scaduti.

Le motivazioni del TAR

Il TAR Sardegna, con sentenza emessa il 29 ottobre 2025 e pubblicata oggi, ha respinto il ricorso.
Secondo i giudici, il termine di prorogatio non costituisce un vincolo fisso ma solo un limite massimo entro cui l’amministrazione può intervenire per garantire il buon andamento e la continuità dell’azione pubblica.
Il tribunale, presieduto dal giudice Gabriele Serra, ha chiarito che il Ministero può nominare un commissario straordinario anche prima del termine dei 45 giorni, poiché i poteri del commissario non coincidono con quelli di un presidente in regime di prorogatio, limitato alla sola ordinaria amministrazione.

Nessuna irregolarità nei pagamenti

Il TAR ha inoltre dichiarato inammissibile la parte del ricorso relativa alla richiesta di restituzione di 5.463 euro avanzata dall’Autorità Portuale, ritenendo che si trattasse di una semplice diffida amministrativa, non di un atto provvedimentale impugnabile.

Spese compensate

I giudici hanno disposto la compensazione integrale delle spese legali tra le parti, riconoscendo la complessità interpretativa della vicenda e l’assenza di precedenti specifici.
La sentenza conferma così la piena validità del decreto ministeriale e chiude, almeno in sede amministrativa, la controversia sulla guida dell’Autorità Portuale del Mare di Sardegna.

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