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“Soglie”: arte contemporanea nella Torre di San Giovanni di Sinis

La Fondazione Mont’e Prama inaugura il 27 settembre un nuovo ciclo di installazioni site-specific
La Redazione

“Soglie”: arte contemporanea nella Torre di San Giovanni di Sinis

“Soglie”: arte contemporanea nella Torre di San Giovanni di Sinis. La Fondazione Mont’e Prama presenta “Soglie”, un progetto curatoriale ideato da Luca Cheri e pensato per trasformare la Torre di San Giovanni di Sinis in un laboratorio d’arte e relazione. L’inaugurazione si terrà sabato 27 settembre alle 18, con un intervento site-specific del duo Heart Studio • Mænās.

La Torre di San Giovanni, costruita tra XV e XVI secolo e affacciata sul mare davanti all’area archeologica di Tharros, rappresenta un luogo liminare, sospeso tra terra e cielo, costantemente attraversato dal vento di maestrale. Proprio questa dimensione di confine ha ispirato il progetto, che intende reinterpretare la funzione originaria della torre, da presidio militare a spazio di accoglienza e dialogo.

Il ciclo prevede tre installazioni ogni anno, affidate ad artisti emergenti chiamati a interagire con il contesto storico e ambientale. Le opere nasceranno come “resistenze leggere”: installazioni capaci di abitare lo spazio senza occuparlo, di dialogare con la verticalità della pietra, con la luce dell’alba e del tramonto, con la memoria stratificata del paesaggio.

L’iniziativa segue la scia di progetti che hanno intrecciato arte contemporanea e archeologia, come “Sulle spalle dei giganti”. Anche in questo caso l’approccio resta interdisciplinare: arte, architettura e archeologia si fondono per generare esperienze percettive e partecipative.

Il primo intervento porta la firma di Heart Studio • Mænās, duo artistico formato da Bruno Savona e Martina Silli, attivo a Santadi. Il collettivo lavora su una ricerca che combina manualità e digitale, gesto istintivo e progettazione rigorosa. Per la Torre di San Giovanni proporrà “Altri Mondi”, un’installazione capace di raccogliere luce, vento e pietra per restituirli come esperienza immersiva e accogliente.

Con “Soglie”, la Torre non resta solo monumento storico: diventa punto di sosta, spazio di apertura e luogo d’incontro tra passato, presente e futuro.

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