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Perde la battaglia contro la Sla, lacrime anche a Cagliari per il carabiniere Giorgio Atzeni

Ha lottato sino all’ultimo, lontano dalla “sua” Sardegna. Le lacrime di colleghi e amici
Paolo Rapeanu

Un giovane servitore dello Stato, Giorgio Atzeni, 59 anni, consumato dalla sclerosi laterale amiotrofica in pochi mesi

Addio al carabiniere Giorgio Atzeni, originario di Lotzorai ma molto conosciuto anche a Cagliari e provincia, morto a 59 anni per colpa di quella Sla contro la quale ha lottato sino all’ultimo.

La malattia l'ha consumato in pochi mesi, risale infatti ad agosto un suo post pubblico molto crudo e toccante: "Sto affrontando una malattia difficile e terribile, la Sla. Ogni giorno ĆØ una sfida, fatta di dolore, di limiti e di battaglie silenziose, ma io non voglio arrendermi. A darmi forza sono le terapie che ricevo al centro Aism di Rubano (Padova) e l’amore della mia famiglia, soprattutto mia moglie Ornella che mi sostiene in ogni momento. Non sempre ĆØ facile, ma so che non sono solo. Vorrei dire qualcosa a chi, come me, combatte contro la sclerosi laterale amiotrofica o contro altre brutte malattie, non mollate mai. Anche nei momenti più bui, ricordiamoci che dentro di noi c’è sempre una luce che può brillare. La scienza sta studiando e ogni piccolo gesto può fare la differenza. Se potete, sostenete la ricerca e l’Aism, perchĆ© dietro a queste sigle ci sono persone, storie e speranze. Anche se non arriverò in tempo per una eventuale cura, mi trovo in dovere di pensare al futuro ai prossimi malati. Io continuo la mia battaglia con coraggio".

Addio al carabiniere Giorgio Atzeni, sconfitto dalla Sla. Lacrime a Cagliari

Il suo cuore si è fermato per sempre qualche ora fa, gettando nella disperazione e tristezza i suoi familiari, i suoi colleghi e amici. "Non troviamo le parole giuste, perché nessuna parola può davvero descrivere la perdita di un amico. Caro Giorgio sei stato molto più di un collega: eri un amico sincero, un fratello, una persona con cui confrontarsi nei momenti di bisogno. Hai affrontato la malattia con una dignità che mi ha insegnato il coraggio. Non ti sei mai lasciato abbattere, nemmeno nei momenti di sconforto. Ricordo ancora gli anni di servizio passati assieme e le numerose pattuglie", così Luciano Zanchin, capo equipaggio radiomobile dei carabinieri. "Facevamo quasi sempre pattuglia fissa, inseguimenti, speronamenti, arresti, ne abbiamo combinate di ogni, addirittura una volta ci siamo permessi perfino il lusso di inseguire e riuscire a fermare una Ferrari 550 Maranello dopo una decina di chilometri, per le vie della Castellana. Eri un autista eccellente, sapevi portare l'autoradio come pochi. Manca il tuo modo di essere, le tue battute in dialetto sardo. So che il tuo ricordo continuerà a vivere in ogni momento della mia vita. Non è un addio. È un arrivederci, con la promessa che un giorno ci rincontreremo e sono sicuro, faremo ancora coppia fissa".

Lacrime anche per la sindacalista cagliaritana Cinzia Porcedda: "Un altro angelo carabiniere ci ha lasciato. Spero che la terra ti sia lieve Giorgio Atzeni. Sentite condoglianze alla famiglia".

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