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Si schianta contro un’altra auto, grave incidente a Cagliari: “Vivo per miracolo, grazie a Dio”

Una distrazione al volante di pochi secondi, in via Mercalli, stava per costare carissima al coordinatore provinciale Udc, Andrea Piras: “In pochi secondi stretto tra tutti gli airbag, pensavo di essere ferito grave. Invece, Dio era accanto a me”. E svela cosa l’ha salvato
La Redazione

La testimonianza

Ha avuto sangue freddo ma, soprattutto, ha sperato ogni secondo che quel sangue fosse ancora tutto dentro il suo corpo dopo lo schianto con la sua auto a Cagliari. Piras, coordinatore provinciale Udc, ex consigliere regionale e comunale, non lo dice tanto per scherzare, anzi: “Ho visto la morte in faccia e sono vivo, per questo da grande credente ringrazio Dio”. Si trovava al volante della sua auto, una Ford Ecosport, a Cagliari in via Mercalli, Piras, quando ha avuto un grave incidente: “Mi sono distratto giusto qualche istante e sono andato a sbattere contro un’auto che avevo davanti, una Fiat 500 guidata da una donna”.

Il folle incidente con l’auto a Cagliari

L’impatto è stato forte: “Sono esplosi gli airbag, anche quelli all’altezza delle gambe. Sono rimasto bloccato a lungo dentro la macchina perchè pensavo di essermi fatto molto male. Ho avuto la possibilità di chiamare i soccorsi”.

Pochi secondi prima dell’arrivo dell’ambulanza del 118 gli si è avvicinato in ragazzo: “Penso fosse francese, mi ha guardato e mi ha detto ‘Dio è con te’, poi se n’è andato. Alla fine sono riuscito a uscire con le mie gambe dall’auto”, racconta ancora Piras. Che è finito al Policlinico di Monserrato con un codice rosso per dinamica: “In realtà non ho riportato nemmeno un graffio, tanto che dopo qualche ora me ne sono andato. Lo ripeto, sono vivo per miracolo e ringrazio davvero Dio. Anche la ragazza alla guida della Fiat 500, per fortuna, sta bene. Mi ha salvato la cintura”, osserva il politico.

Che affida a Facebook una lunga riflessione: “Un istante prima stai guidando, un istante dopo senti l’impatto. L’airbag esplode, il rumore ti assorda, chiudi gli occhi e per un attimo pensi che sia finita. Che forse non li riaprirai più. E invece li riapri. Sei vivo. Intero. Con un po’ di dolori, sì, ma nulla di grave. Me la sono cavata con 5 giorni di riposo. Nessuna ferita seria. Solo tanta gratitudine. Nel silenzio dopo lo schianto, quando mi sentivo solo nella macchina, una persona si è avvicinata e mi ha detto “Dio è con te.” E io l’ho sentito davvero. Ho sentito che Qualcuno mi aveva protetto. Che non era ancora il mio momento. Non è solo fortuna. Io oggi credo che Dio mi abbia salvato. A volte serve un attimo per capire quanto sia fragile tutto. E quanto ogni singolo respiro sia un dono. Abbiate cura di voi non date nulla per scontato e ricordatevi non siamo mai davvero soli!”.

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