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Sfida al Black Friday: a Cagliari la marcia per la pace passa per le vie dello shopping

Coinvolgere la cittĆ  anche mentre pensa ai regali di Natale: ĆØ il messaggio trasmesso dal comitato Sardigna po sa paxi
La Redazione

Anche a Cagliari arriva la terza marcia mondiale per la pace e la non violenza. La manifestazione, in linea con le altre iniziative che si svolgono in tutto il pianeta, ĆØ organizzata per sabato 23, dal comitato Sardigna po sa paxi-Sardegna per la pace. “I problemi – ha detto Antonello Murgia a nome delle circa trenta associazioni che aderiscono all’iniziativa – non si risolvono con le guerre. E le guerre hanno delle conseguenze anche per chi non ĆØ direttamente coinvolto: alla nostra disastrata sanitĆ  si stanno togliendo soldi per finanziare armamenti. E lo stesso si può dire per i fondi di coesione”. Proprio sabato, nelle strade dello shopping e nell’ultimo giorno della settimana del Black Friday. PerchĆ© il messaggio ĆØ chiaro: coinvolgere tutta la cittĆ , anche chi in questo momento sta pensando ai regali natalizi, per fare sentire il no alla guerra e ai conflitti in corso.
Ci si ritroverĆ  alle 17 in piazza Garibaldi per una camminata che passerĆ  nella via omonima e in via Manno per terminare in piazza Yenne. “La Sardegna – si legge in un documento del comitato – si inserisce in questo contesto mondiale, come isola a bassa densitĆ  di popolazione e con uno sviluppo economico incerto, terra ideale per le speculazioni economiche, sia energetiche che turistiche. Ma soprattutto ĆØ base strategica per la preparazione delle guerre, con la presenza sul suo territorio dei poligoni militari di Teulada, Quirra e Capo Frasca, dove si svolgono continue esercitazioni belliche; con la scuola piloti dell’aeronautica militare di Decimomannu, che presto ospiterĆ  i famigerati bombardieri F35, in cui vengono addestrati anche i piloti israeliani impegnati nel massacro genocida del popolo palestinese; con la fabbrica di armi Rwm, nei territori di Domusnovas e Iglesias. Da tempo ne chiediamo la riconversione ad usi civili”.

    La marcia sarĆ  accompagnata dalla lettura di poesie e da canzoni. E sarĆ  lanciato di nuovo l’sos: “Chiediamo la dismissione, la bonifica e la restituzione alla popolazione dei poligoni e delle basi militari”.

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