Svolta nelle indagini sul 69enne ustionato a Sestu. Come già anticipato, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Quartu Sant’Elena, con il supporto dei militari della Stazione di Sestu, sono intervenuti in località ex Strada Statale 131, nei pressi del parcheggio di un supermercato, a seguito di una segnalazione giunta al numero unico di emergenza 112.
Ustionato a Sestu, la verità
Sul posto, i militari hanno trovato i sanitari del 118 intenti a prestare soccorso a un uomo di 69 anni, residente a Guasila e già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo, addestratore cinofilo di professione, presentava ustioni gravissime su oltre il 60% del corpo.
Le sue condizioni sono apparse subito critiche: dopo un ricovero al Policlinico di Monserrato il trasferimento al Centro grandi ustionati dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Sassari.
Il 69enne è attualmente ricoverato in prognosi riservata.
A quasi un chilometro di distanza, in prossimità dell’ecocentro comunale di Sestu, i Vigili del Fuoco avevano appena concluso le operazioni di spegnimento di un’autovettura Toyota Corolla completamente carbonizzata.
A terra, a pochi metri dal veicolo, rinvenuti i documenti di identità e di circolazione dell’auto, intestati proprio allo stesso 69enne ustionato.
L’accurata ricostruzione dell’accaduto, condotta con immediatezza e meticolosità dai Carabinieri intervenuti, ha escluso sin da subito l’ipotesi di un incidente ai danni dell’ustionato di Sestu.
Gli elementi raccolti – dinamica dei fatti, ritrovamento dei documenti fuori dal veicolo e la raccolta delle recenti esternazioni dell’uomo – hanno fatto emergere un quadro compatibile con un tentato suicidio.
Tentativo verosimilmente interrotto quando l’uomo, sopraffatto dal dolore fisico provocato dalle ustioni, potrebbe aver deciso di allontanarsi dal luogo dell’incendio.
Infatti, secondo l’ipotesi investigativa attualmente al vaglio, il gesto estremo potrebbe essere legato al profondo stato di prostrazione psicologica dell’uomo.
La sera precedente ha appreso dell’imminente esecuzione di una condanna definitiva a sei anni di reclusione per una violenza sessuale su minore risalente al 2018.
Una sentenza emessa in Appello di Cagliari e confermata in Cassazione.
I Carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, che conducono le indagini, proseguiranno con gli accertamenti di dettaglio per ricostruire ogni aspetto della vicenda.
L’intervento conferma efficacia e tempestività dei Carabinieri, impegnati nella tutela dell’incolumità pubblica e nel presidio di ogni realtà italiana, con attenzione particolare alle fragilità individuali.