Il rombo di decine di scooter, unito agli immancabili colpi di clacson, hanno accompagnato l’ultimo viaggio di Yuri Loi, il centauro 19enne morto domenica scorsa nell’impatto tra la sua moto e un’auto in via Cagliari a Sestu. Il funerale, officiato da don Franco Puddu e don Emanuele Meconcelli, è stato come previsto molto partecipato. La chiesa non è riuscita a contenere tutti i fedeli e tanti hanno scelto di restare sul sagrato o direttamente in sella ai motorini, in attesa dell’uscita del feretro, con Yuri che riposerà per sempre dentro una bara bianca, colore simbolo della gioventù e, prima ancora, della purezza di animo e di spirito. Inconsolabili i genitori e i parenti del diciannovenne: “Addio, sei l’amore nostro”, bisbiglia, in lacrime, una donna mentre abbraccia la bara bianca.
Poi, all’uscita per il viaggio verso il cimitero, dietro l’automobile dell’agenzia funebre di Alessio Orrù, riecco tutti gli amici di Yuri, in corteo, mentre il cielo si “mangia” i palloncini bianchi lasciati volare pochi minuti prima.