Dovrà scontare in carcere la pena restante dei dodici anni che gli sono stati inflitti per maltrattamenti contro familiari, violenze fisiche e psicologiche ai danni della ex moglie, oltre che di tentata violenza sessuale, Stefano Murgia, 46enne disoccupato di Sestu, già ultra noto alle forze dell’ordine e da anni agli arresti domiciliari. I carabinieri di Sestu, coordinati dal capitano Riccardo Pirali, lo hanno rintracciato e arrestato nella sua abitazione in località More Corraxe, applicando in pieno l’ordine di carcerazione emesso. L’uomo non ha opposto resistenza.
Secondo quanto accertato nel corso delle indagini e confermato dalla sentenza di condanna, l’uomo, già dipendente da sostanze stupefacenti e alcoliche, avrebbe posto in essere per oltre un decennio una serie di condotte persecutorie, vessazioni e aggressioni nei confronti della donna, già a partire dal 2008. In più occasioni avrebbe aggredito fisicamente la ex moglie, ingiuriandola e minacciandola anche di morte. In una circostanza, probabilmente in stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol, avrebbe tentato di costringerla ad un rapporto sessuale contro la sua volontà, bloccandola fisicamente e baciandola nonostante la ferma opposizione della vittima.