Addio a don Onofrio Serra, il parroco con la “P” maiuscola di tutta Sestu
Fiumi di lacrime e una folla commossa hanno riempito la chiesa di San Giorgio a Sestu per l’ultimo saluto a don Onofrio Serra.
È stato il parroco che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento spirituale, umano e sociale per l’intera comunità.
Le campane hanno accompagnato l’ingresso del feretro, accolto da un silenzio carico di affetto e gratitudine. “Per noi era un padre – ha sussurrato una fedele – e continuerà a vegliare su Sestu dal cielo”.
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Nato a Sestu il 18 aprile 1939, ordinato sacerdote il 3 luglio 1966 nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria, don Serra aveva iniziato il suo cammino pastorale come vicario parrocchiale a Nurri, Sanluri e Castiadas.
Nel 1974 era stato nominato parroco di Ussana, dove rimase fino al 1988, distinguendosi per l’impegno nelle attività comunitarie e nella formazione dei giovani.
Parallelamente ricoprì incarichi di rilievo, dal Vicariato della Forania di Nuraminis al ruolo di Segretario del Consiglio Presbiterale Diocesano.
Il nome di don Onofrio, però, resta indissolubilmente legato a Sestu
Dal 1988 al 2023 è stato parroco di San Giorgio Martire, la chiesa del suo paese natale, guidando per trentacinque anni una comunità in continua crescita. Generazioni di famiglie lo hanno ricordato come un sacerdote disponibile, capace di ascoltare e di accompagnare le persone nei momenti difficili e in quelli più gioiosi.
La sua dedizione gli valse, nel 2008, il riconoscimento di Cappellano di Sua Santità da parte di papa Benedetto XVI. Un titolo che coronava una vita interamente spesa per la Chiesa e per gli ultimi.
Durante il funerale, la commozione ha lasciato spazio anche alla gratitudine: “Continueremo a ricordarlo nella preghiera”, ha dichiarato il coro parrocchiale, mentre la comunità stringeva tra le mani rosari e fotografie. Sestu, oggi, perde un pastore, ma custodisce per sempre un esempio luminoso di fede e servizio. Don Onofrio, come molti hanno ripetuto, “rimarrà il nostro papà, anche dal paradiso”.