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Selargius, Comune ko: via libera dei giudici al Tyrrhenian link

Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il cavidotto sottomarino
La Redazione
Operai al lavoro sulla posa del cavo Tyrrhenian Link

Selargius, Comune ko: via libera dei giudici al Tyrrhenian link

Selargius, Comune ko: via libera dei giudici al Tyrrhenian link. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato dal Comune di Selargius contro l’installazione del Tyrrhenian Link. L’iniziativa, promossa dal Comitato cittadino e votata in Consiglio comunale lo scorso dicembre su proposta della consigliera Francesca Olla, rappresentava un atto formale di opposizione all’opera

La vicenda ha attraversato mesi di mobilitazione. Il Comitato ha organizzato sit-in, presidi e un’occupazione simbolica del cantiere Terna, puntando a far emergere le responsabilità politiche e a impedire “nuove servitù energetiche”. Durante questi mesi, il Consiglio comunale ha vissuto momenti di forte tensione, con la Digos e i carabinieri spesso presenti. Nonostante l’iniziale narrazione del progetto come opportunità, anche da parte del sindaco Concu, il fronte critico è riuscito a far passare l’idea del Tyrrhenian Link come imposizione esterna

Il ricorso, approvato con i voti della minoranza e due esponenti della maggioranza (mentre sindaco e presidente del Consiglio si sono astenuti), resta un atto politico chiaro: l’assemblea cittadina ha detto no all’opera. Tuttavia, il parere del Consiglio di Stato ha chiuso la strada giuridica.

La reazione dei comitati

Il Comitato sottolinea che il Tyrrhenian Link rappresenta solo l’inizio. L’opera si lega a una serie di infrastrutture energetiche in arrivo: impianti BESS, collegamenti eolici e fotovoltaici, trasformando aree agricole in zone industriali. “Su Giardinu de su Campidanu diventerà un ricordo”, affermano i portavoce.

Il Comitato chiede una transizione energetica diversa, fondata su comunità locali e impianti diffusi. Dopo un esposto presentato la scorsa settimana alla Procura su presunti rischi ambientali legati ai cavi interrati, i cittadini annunciano nuove battaglie.

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