Killia apre a Selargius, “finalmente il sogno diventa casa famiglia”
Missione compiuta: Simona Cao e Michele Allodi sono riusciti a completare la loro casa famiglia, Killia, in via San Nicolò a Selargius. Dopo anni di battaglie tutto è pronto per il taglio del nastro, giovedì 23 ottobre 2025.
La coppia ha aperto raccolte fondi, realizzato eventi e ha pure dovuto fronteggiare, nel tempo, alcuni truffatori che li avevo “alleggeriti” online. Ma la loro caparbietà, unita all’amore per i più piccoli e più indifesi, alla fine ha avuto la meglio.
La casa famiglia è un progetto nato per accogliere bambini con disabilità orfani o momentaneamente allontanati dalla famiglia, in un ambiente con amore e professionalità.
Nel corso della mattinata del taglio del nastro sarà inaugurato anche il nuovo pulmino 9 posti della casa famiglia, acquistato grazie a Enel Cuore Onlus.
Il mezzo consentirà ai bambini di partecipare ad attività educative, terapeutiche e sociali in totale sicurezza ed accessibilità.
A partire dal pomeriggio del 23 ottobre e per le giornate del 24, 25 e 26 la casa famiglia sarà aperta al pubblico su prenotazione.
La struttura rappresenta "il coronamento di anni di lavoro, impegno e solidarietà della Cooperativa Sociale Killia, che opera da tempo sul territorio con progetti di pet therapy, inclusione sociale e sostegno alle famiglie".
"Non solo una struttura", spiegano Simona e Michele, "ma uno spazio di vita per accogliere 5 bambini che avranno cure, assistenza, quotidianità serena e calore di una famiglia 'ponte'".
Il progetto nasce da una storia, quella di Asia, bambina disabile entrata a far parte della famiglia di Simona Cao e Michele Allodi.
Dalla loro esperienza di genitori adottivi è maturata la consapevolezza che ogni bambino ha diritto a un contesto familiare fatto di amore, normalità e opportunità. “La casa famiglia Killia nasce dal nostro vissuto – raccontano Simona e Michele – da un sogno che si è trasformato in un impegno collettivo. Abbiamo voluto creare un luogo dove la fragilità diventasse forza, e dove ogni bambino potesse sentirsi davvero a casa".
Negli anni con l’esperienza professionale presso comunità per minori, famiglie, e la partecipazione all’associazione Mamme Matte, hanno potuto vedere direttamente quanto importante sia il bisogno di creare una casa che desse accoglienza ma anche aiutasse questi bambini ad avere tutte le terapie necessarie per vivere meglio, e dargli più speranza per trovare una famiglia adottiva. Con Killia la cooperativa rinnova il proprio impegno nel costruire percorsi di accoglienza e inclusione, offrendo un modello di comunità solidale che unisce istituzioni, cittadini e imprese in una rete di corresponsabilità e sostegno reciproco.