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Presidio bruciato a Selargius Presidio bruciato a Selargius

Selargius, amara sorpresa per i contrari al Tyrrhenian Link: “Incendiata la baracca del presidio”

Tutto incenerito e irrecuperabile. La base, nelle campagne, si chi contesta il mega progetto energetico, entrato già nella fase operativa, non c’è più. La promessa dei manifestanti: “Nessuno di noi ha intenzione di arrendersi”
La Redazione

“Bruciare il simbolo della lotta è un atto di una violenza inaudita. A Selargius e negli altri territori dove passerà il Tyrrhenian Link non esiste più la democrazia, la mediazione con il territorio. Niente di tutto questo. Una provocazione continua verso chi, con metodi pacifici, ha denunciato questo scempio per il territorio e l’ambiente”. È amaro il commento di Giulia Lai, avvocatessa in prima linea per supportare legalmente i manifestanti contrari al cavo sottomarino che unirà la Sardegna con la Sicilia e la Campania, a poche ore di distanza da quello che, a detta degli stessi manifestanti, è stato un attentato. Qualcuno ha dato alle fiamme la baracca di Su Padru, cioè la base nelle campagne selargine, utilizzata per incontri e per organizzare manifestazioni e eventi di sensibilizzazione sul tema dell’energia.

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