Scontro politico sul Capodanno di Cagliari 2026
Cagliari vive lāavvicinarsi del Capodanno 2026 “con un clima di incertezza che preoccupa cittadini e operatori turistici”. La consigliera comunale Stefania Loi interviene nel dibattito e analizza una situazione che, secondo lei, danneggia immagine e credibilitĆ del capoluogo. Lei commenta cosĆ: Ā«A meno di un mese dalla notte di San Silvestro, la cittĆ non annuncia ancora un programma ufficialeĀ». Lei critica una gestione che, a suo giudizio, trasforma il cosiddetto Capodanno diffuso in un evento diluito nellāincertezza.
Il confronto con il passato e con le altre cittĆ
Loi ricorda il successo del Capodanno 2023, che animò piazze e quartieri. Ora invece osserva un cambio di passo netto. Lei sottolinea il divario con Olbia, Sassari e Alghero, città che promuovono con mesi di anticipo grandi nomi come Mengoni, Max Pezzali, Gabry Ponte e Achille Lauro. Cagliari, al 4 dicembre, valuta solo il possibile coinvolgimento di Giusy Ferreri e discute un programma ancora in divenire. Secondo la consigliera, la città non costruisce così un volano economico adeguato al ruolo di capoluogo.
Budget importante, risultati deboli
Lāamministrazione conferma un investimento da 490mila euro per il 2025 e il 2026, ma Loi denuncia una gestione che concentra risorse su logistica e sicurezza e non sul cuore dellāevento: la parte artistica. Lei afferma: Ā«Un artista forte attira pubblico, turismo e indottoĀ». Per lei, la cittĆ non utilizza il budget come un reale investimento sul territorio.
Procedure tardive e scarsa programmazione
Secondo Loi, la macchina amministrativa procede tra bandi tardivi ed esclusioni per irregolarità . Lei considera questo metodo una forma di improvvisazione istituzionale, con costi pesanti in termini di immagine. «Una città capoluogo non può vivere ogni anno nel forse», afferma.
Unāoccasione che Cagliari non può perdere
Loi richiama anche il quadro regionale: la Regione investe 3 milioni di euro per promuovere il Capodanno in Sardegna, mentre Cagliari non sfrutta appieno questa rete. Lei chiede trasparenza, programmazione e un vero piano di marketing turistico.
La sua conclusione suona come un appello: Cagliari deve scegliere una strategia chiara. Deve puntare su un evento riconoscibile, competitivo e capace di generare sviluppo. PerchƩ, ribadisce la consigliera, Cagliari merita visione per un Capodanno 2026 migliore.