Alle prime luci del mattino, i carabinieri della Stazione di Monserrato intensificano i controlli sul territorio e individuano un 59enne originario del Sulcis, disoccupato e senza fissa dimora. L’uomo risulta già noto alle Forze di Polizia e figura tra i destinatari di un ordine di sospensione della misura alternativa alla detenzione. Il provvedimento include anche l’accompagnamento in carcere, disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Cagliari.
L’allontanamento dalla comunità terapeutica
Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 59enne abbandona la comunità terapeutica il 19 novembre, generando immediate verifiche da parte dell’Arma. I militari analizzano gli spostamenti più probabili dell’uomo e concentrano l’attenzione su alcune aree di Monserrato. Durante le verifiche, l’equipaggio di pattuglia lo riconosce e gli intima lo stop. Il 59enne coopera e non crea tensioni durante l’intervento.
Le procedure in caserma e il trasferimento a Uta
I carabinieri accompagnano l’uomo in caserma per completare le procedure previste dal provvedimento. I militari verificano ogni dettaglio della posizione giudiziaria del 59enne e organizzano il trasferimento verso la Casa Circondariale di Uta. Il personale dell’Arma mantiene un coordinamento costante con l’Autorità Giudiziaria per garantire l’esecuzione del provvedimento senza ritardi.
Il ruolo del controllo del territorio
L’intervento rientra nell’attività quotidiana dell’Arma dei carabinieri, che presidia in modo continuativo le aree urbane e monitora le persone soggette a misure restrittive o alternative. I militari dedicano particolare attenzione ai percorsi di reinserimento sociale, ma intervengono con rapidità quando emergono violazioni o allontanamenti non autorizzati.
L’episodio conferma la centralità del controllo capillare del territorio e la collaborazione costante tra i reparti dell’Arma e l’Autorità Giudiziaria, con l’obiettivo di garantire sicurezza e rispetto delle normative vigenti.