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Incendi nella raffineria e miasmi a Sarroch: “Poca trasparenza sui dati delle centraline”

La protesta del comitato civico contro l’amministrazione comunale
La Redazione

Sarroch, Comitato denuncia: “Mancanza di dati sulle giornate degli incendi”

Il Comitato Civico per la Tutela Ambientale e della Salute di Sarroch – APS ha diffuso i contenuti di diversi documenti ufficiali ottenuti tramite accesso civico e informazione ambientale. I testi riguardano gli eventi del 6–7 ottobre 2025, quando i cittadini hanno segnalato torce e odori in paese, e del 9 ottobre, giorno dell’incendio nell’impianto U400 della raffineria Saras.
Secondo il comitato, dalle carte protocollate emergono criticità che mettono in discussione la trasparenza amministrativa e la tutela della salute pubblica.

Centraline inattive e comunicazioni gestite dall’azienda


Nel documento comunale del 7 ottobre l’assessore all’Ambiente informa ARPAS che la centralina comunale non ha registrato dati nelle ultime 24 ore. In quel momento i cittadini segnalavano forti odori, ma il Comune non disponeva di dati ambientali né ha informato la popolazione.
Durante l’incendio del 9 ottobre, un’altra nota mostra che l’assessore chiede a Saras di preparare il testo da pubblicare sui canali istituzionali. Il Comitato sottolinea che la Direttiva Seveso III impone che l’informazione ai cittadini provenga dall’Autorità pubblica, non dall’azienda coinvolta.

Richieste di chiarezza e pubblicazione dei dati


In altri documenti, il Comune chiede a ditte esterne i dati della propria centralina e comunica alla popolazione solo una valutazione sintetica (“nessun superamento dei limiti di legge”), senza fornire valori numerici né dataset. Le copie consegnate al Comitato conterrebbero inoltre oscuramenti, in contrasto con il D.Lgs. 195/2005 che garantisce pieno accesso alle informazioni ambientali.

Le dichiarazioni e le richieste del Comitato


Il portavoce del Comitato afferma che i cittadini chiedono dati, non rassicurazioni scritte da una raffineria. “La salute pubblica richiede trasparenza e controllo pubblico”, dichiarano gli attivisti, che sollecitano la pubblicazione integrale dei documenti, l’accesso ai dati orari delle centraline e la convocazione di un’assemblea pubblica aperta a tutti.

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