Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Rinunce alle cure sanitarie, la grande vergogna: Sardegna maglia nera in Italia

Decine di migliaia di sardi preferiscono stare lontani dai dottori. Sembra folle ma è così. Calo brusco dell’aspettativa di vita in buona salute: 55,8 anni contro i 58,1 della media nazionale
Ennio Neri

L’ennesima vergogna

La Sardegna si conferma al primo posto tra le regioni italiane per rinunce alle cure sanitarie: nel 2024, il 17,2% ha dichiarato di non aver potuto accedere ai servizi, contro una media nazionale del 9,9. Un dato allarmante, in netto peggioramento rispetto al 13,7% registrato nel 2023.

Cure e salute, allarme rosso

A lanciare l’allarme è la Cgil Sardegna, che per le rinunce alle cure, sulla base dei dati Bes Istat, elaborati dal proprio Centro studi, evidenzia una situazione sanitaria sempre più critica nell’Isola.

“Questo ulteriore peggioramento – afferma il segretario regionale Fausto Durante – deve interrogarci sulle scelte fatte e su quelle ancora da intraprendere per invertire una rotta che sta penalizzando i cittadini e le cittadine sarde”.

Oltre all’aumento delle rinunce alle cure, preoccupa anche il calo dell’aspettativa di vita: nel 2024, i sardi possono aspettarsi di vivere in media 82,8 anni, contro gli 83,4 della media italiana.

Ma a colpire ancora di più è la speranza di vita in buona salute, ferma a 55,8 anni, ben al di sotto dei 58,1 del dato nazionale.

Tutti i veri motivi delle rinunce alle cure

Alla base della rinuncia alle cure, secondo il sindacato, ci sono soprattutto le liste d’attesa troppo lunghe e la scarsa mobilità sanitaria, frenata dai bassi redditi: solo il 7,1% dei sardi riesce a spostarsi per curarsi in altre regioni, rispetto all’8,6% della media italiana e all’11,3% del Mezzogiorno.

E mentre cresce il disagio sanitario, rallenta l’attuazione degli investimenti previsti dal PNRR per il potenziamento del sistema salute. La Sardegna si posiziona al penultimo posto in Italia per l’utilizzo dei fondi destinati alla Missione Salute, con appena il 6,5% dei 604 milioni di euro spesi entro fine 2024, a fronte di una già modesta media nazionale del 18,1%.

Situazione analoga anche nei dati aggiornati al 31 marzo 2025: per la realizzazione delle Case della Comunità, su 94,5 milioni finanziati, la spesa effettiva si ferma al 3,8%, mentre per gli Ospedali di Comunità si sale appena al 4,2% dei 48 milioni stanziati.

Nonostante un lieve miglioramento nell’avvio dei cantieri – con i ritardi scesi dal 93,9% al 78% per le Case della Comunità e dal 84,6% al 62% per gli Ospedali – l’Isola resta tra le regioni con le peggiori performance, superata in negativo solo dal Molise. “Tutti questi indicatori fotografano la realtà quotidiana dei cittadini sardi – conclude Fausto Durante – che si scontrano con un sistema sanitario al collasso. È inaccettabile che, pur disponendo di risorse straordinarie grazie al PNRR, si continui a perdere tempo. Il diritto alla salute non può aspettare”.

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy