Cannabis tra la Sardegna e Bergamo: 2 arresti
Cannabis tra la Sardegna e Bergamo: 2 arresti. Prosegue senza sosta l’attività di contrasto al narcotraffico da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, che nelle prime ore di oggi ha eseguito due nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere, nell’ambito di un’operazione avviata lo scorso 12 maggio.
I provvedimenti, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari, colpiscono un ventitreenne pregiudicato, residente nel Bergamasco ma domiciliato di fatto a Porto Torres, e un quarantenne anch’egli pregiudicato, originario di Illorai. Entrambi sono ritenuti elementi chiave di un’organizzazione criminale specializzata nella coltivazione e nel traffico di cannabis, con ramificazioni operative tra la Sardegna e diverse regioni del Nord Italia, in particolare la provincia di Bergamo.
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La riforma Nordio
Le misure odierne rappresentano l’evoluzione di un procedimento avviato nel quadro della riforma “Nordio”, che prevede l’invito a rendere interrogatorio di garanzia come passaggio preliminare all’eventuale applicazione di misure cautelari. Dopo l’interrogatorio reso dai due indagati in occasione degli arresti del 12 maggio, l’Autorità Giudiziaria ha valutato come sussistenti gravi indizi di colpevolezza e ha disposto la custodia in carcere per entrambi.
L’inchiesta ha finora permesso di accertare il ruolo attivo dei due arrestati nella filiera produttiva: dalla coltivazione alla lavorazione della cannabis, fino alla gestione logistica dei trasporti verso la penisola. L’organizzazione, secondo quanto emerso, avrebbe fatto affidamento su piantagioni decentrate e facilmente smantellabili nei territori più impervi dell’entroterra sardo, al fine di eludere i controlli e garantire continuità all’attività illecita.
Il maxi sequestro
Le indagini prendono le mosse da un importante sequestro avvenuto nel settembre 2020, quando i Carabinieri confiscarono 1.220 piante di cannabis. Da quel momento, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’intera catena produttiva e a documentare un volume d’affari significativo, potenzialmente in grado di alimentare l’espansione dell’organizzazione verso altre piazze del Nord Italia.
I due arrestati sono stati trasferiti presso le rispettive case circondariali in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione conferma il costante impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico di stupefacenti, un fenomeno che, sfruttando territori difficili da controllare e reti interregionali, rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza pubblica e alla salute dei cittadini.