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Aria irrespirabile dalla Saras di Sarroch a Capoterra: “Puzza di gas e zolfo”

Fioccano le segnalazioni dei cittadini anche in piena notte, nel mirino la raffineria. Due giorni fa picchi anomali di benzene
Paolo Rapeanu
bsh

Una nuova ondata di miasmi provenienti dalla zona industriale della Saras di Sarroch sta facendo montare la protesta tra i residenti di Capoterra e dei comuni limitrofi. Da giorni, e in particolare nelle ultime 48 ore, l’aria ĆØ diventata letteralmente irrespirabile: i cittadini denunciano un persistente odore di gas e zolfo, in alcuni casi tanto forte da rendere impossibile dormire con le finestre aperte.

Le segnalazioni sono esplose anche sui social, dove si rincorrono i racconti di notti insonni, mal di testa, nausea e bruciore agli occhi. ā€œĆˆ da giorni che non si riesce a respirare normalmente. ƈ come avere la raffineria in casaā€, denuncia Marta, residente nel quartiere Frutti d’Oro. ā€œAbbiamo chiamato l’Arpas e i vigili del fuocoā€.

Nel mirino dei cittadini finisce ancora una volta la Saras, la raffineria situata nel comune di Sarroch, uno dei poli industriali più imponenti d’Europa. A peggiorare la situazione, nelle scorse giornate sono stati registrati picchi anomali di benzene, sostanza cancerogena, da una delle centraline di rilevamento della qualitĆ  dell’aria.

E in tanti ricordano che "in Sardegna, e in particolare nel sud, la questione ambientale legata alla raffineria Saras ĆØ da anni al centro di scontri politici, esposti giudiziari e proteste civiche. Nel frattempo, la popolazione resta in attesa di risposte concrete. Con l’autunno alle porte, il rischio ĆØ che le condizioni atmosferiche – come l’inversione termica e la scarsa ventilazione – possano peggiorare ulteriormente la qualitĆ  dell’aria. Per molti, ĆØ arrivato il momento di decidere: continuare a convivere con le esalazioni industriali o pretendere una svolta reale in nome della salute e dell’ambiente".

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