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Caos totale nella sanità sarda, gli incarichi dei commissari straordinari decaduti a Natale: paralisi totale all’orizzonte

Sempre più nera la gestione del settore messo peggio tra tutti quelli isolani. Nuova legnata per Alessandra Todde, “vuoto ai vertici” sanitari sardi
La Redazione

Sanità sarda, scatta il vuoto ai vertici: decaduti i commissari straordinari

Dal 25 dicembre 2025 decadono ufficialmente gli incarichi dei commissari straordinari delle aziende della sanità sarda. La conseguenza immediata è la vacanza dell’ufficio di Direttore generale e l’assenza del legale rappresentante delle Asl sarde.

A sancirlo è una nota firmata dal direttore generale della Sanità, Giovanni Oppo, datata 27 dicembre e trasmessa in tarda serata alle 8 aziende sanitarie.

Il documento prende atto degli effetti della sentenza numero 198 della Corte costituzionale, che ha bocciato il commissariamento delle Asl disposto dalla Giunta Todde.

Secondo l’interpretazione degli uffici regionali, la pubblicazione della decisione della Consulta ha determinato automaticamente la cessazione degli incarichi commissariali.

Un atto definito “dovuto” dalla classe politica, ma che apre una fase di forte incertezza nella gestione della sanità isolana.

Continuità garantita con la supplenza

Per evitare interruzioni nei servizi e garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, la Regione richiama quanto previsto dall’articolo 3, comma 6, del decreto legislativo 502 del 1992.

In caso di vacanza dell’ufficio di Direttore generale, le funzioni vengono esercitate in regime di supplenza.

La nota chiarisce che, a partire dal 25 dicembre 2025, le aziende sanitarie devono formalmente prendere atto della vacanza dell’ufficio di Direttore generale.

In base alla legge, le funzioni di Direttore generale vengono assunte dal direttore amministrativo o dal direttore sanitario, che diventa Direttore generale facente funzioni e, contestualmente, legale rappresentante dell’azienda.

Poteri limitati e gestione temporanea Il Direttore generale facente funzioni potrà esercitare i poteri di ordinaria amministrazione, adottare atti urgenti e indifferibili e compiere tutte le azioni necessarie a garantire la continuità dei servizi sanitari.

Restano invece esclusi gli atti di riorganizzazione strutturale, la pianificazione strategica e le nomine apicali a carattere stabile, salvo i casi strettamente necessari per evitare danni gravi e irreparabili all’interesse pubblico.

La supplenza ha carattere temporaneo e durerà fino all’insediamento dei nuovi Direttori generali, che dovranno essere nominati secondo le procedure ordinarie previste dalla legge.

La comunicazione, precisa infine Oppo, ha valore ricognitivo e si limita a richiamare disposizioni normative già vigenti.

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