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Panada experience ad Assemini Panada experience ad Assemini

Assemini prende i turisti per la gola, ecco “sa panada experience”

Alloggi e laboratori per attirare vacanzieri con proposte moderne. L’idea imbastita da due associazioni. “La panada non è solo cibo”: ecco cosa prevede il progetto
La Redazione

Assemini, via a “sa panada experience”.

Prende il via da Assemini “sa panada experience”, un progetto di turismo esperienziale che punta a valorizzare uno dei piatti simbolo della Sardegna – la panada – attraverso un viaggio autentico tra sapori, saperi e cultura locale. Ideato dall’associazione Sa Mata, S’Iscola de Sa Panada, l’esperta asseminese Rosa Casula e l’antropologa Veronica Matta, grazie alla sinergia tra le strutture ricettive Schardana e Nuragica, gestite da Chicco Pinna e Monica Sciola, il progetto propone un pacchetto completo di ospitalità ed esperienze legate alla tradizione: la lavorazione della ceramica con artigiani locali e un laboratorio dedicato alla preparazione della panada.

La prima turista a partecipare all’iniziativa è stata Corinne, proveniente dalla Francia, che ha richiesto di vivere questa esperienza durante gli ultimi giorni del suo soggiorno in Sardegna, restando colpita dall’autenticità e dalla qualità dell’accoglienza.

Durante il laboratorio, Corinne ha ascoltato con attenzione la storia della panada, scoprendo – con crescente stupore – che dietro quella che le sembrava solo “une ancienne croûte de pâte” si celava un patrimonio di riti, memoria e sapienza popolare. Quando ha saputo dell’esistenza della Madonna della Panada, non ha potuto trattenere una risata, esclamando tra una piega di pasta e l’altra: “Mais oui, mais oui… en Sardaigne il y a même une sainte pour les tourtes!”. La sua panada è diventata subito motivo d’orgoglio e allegria.

Sapori e tradizioni

“Il nostro obbiettivo è offrire più di un soggiorno: vogliamo che i turisti restino ad Assemini, che vivano e portino con sé la memoria dei nostri sapori e delle nostre tradizioni”, dichiarano con entusiasmo Chicco Pinna e Monica Sciola.

L’antropologa Veronica Matta, appena rientrata dalla sua missione a Maiorca con il pellegrinaggio della Madonna della Panada, sottolinea l’importanza culturale del progetto: “La panada non è solo cibo. È identità, è racconto e con “sa panada experience” si propone come modello di valorizzazione territoriale, con l’ambizione di trasformare Assemini in un punto di riferimento per il turismo esperienziale in Sardegna e nel Mediterraneo”.

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